Pitti Uomo 2015 chiude con l’esordio di Jeremy Scott che presenta la sua collezione Primavera/Estate per Moschino.
Il mood è del tutto creativo ed ai massimi livelli, con un forte contrasto tra passato e futuro, dove il punto di incontro è oggi. Non esiste il formale o l’informale, esiste il non banale.
L’idea, per esempio, è quella di pensare ai loghi degli sponsor stilizzati ed indossati dai campioni della Moto GP, accostare questa immagine con quella di un frac. Quindi portare il tutto indietro, nell’era pre-industriale, alla sfacciata decadenza dei volant e del chiasso dell’abbigliamento maschile del 18esimo secolo. A questo punto possiamo includere il tessuto broccato, a righine bianche e rosse, e i fumetti e per finire soffermiamoci giusto un minuto sulle silhouettes streetwear.
Nel 2016 non c’è niente che possa impedirci di indossare quello che ci piace, se esiste. Qui non si tratta di dettagli, di una tasca, o di una cucitura o dell’altezza di un risvolto, si tratta di stile, lo stile di Moschino.