Coccinelle svela nuova Goodie Bag per la primavera estate 2011. Un’evoluzione rispetto alle precedenti edizioni che vede drappeggi in libertà.
Pieghe come onde leggere. Arricciature che increspano le superfici. Cuciture asimmetriche per scolpire volumi inediti. Sono i segni distintivi della nuova Goodie Bag, la borsa etica creata nel 2007 da Coccinelle a favore della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus (www.nphitalia.org) in aiuto dei bimbi di Haiti. Femminile per definizione, la Goodie Bag Primavera-Estate 2011 flirta sapientemente con gli opposti: forme facili e spirito couture, dettagli pratici e aria super-glam. Minimo comune denominatore di shopper e clutch: la magnifica ossessione per le rifiniture eccellenti.
Sfumature deluxe. Solo vitello duttile, carezzevole come seta. E camoscio di mano morbidissima. Punta su pellami "sartoriali", capaci di inventare plissé e effetti origami, la Goodie Bag ultima versione. E sfodera una palette di colori d’atelier: il vitello esplora la lucentezza di rosso e brown, berry e azzurro, bianco, beige e black; il camoscio, invece, si concede le ombreggiature preziose di blu e alabastro, orange e testa di moro.
Ottimi propositi. Dopo aver contribuito alla costruzione, ad Haiti, della “Casa dei Piccoli Angeli”, primo centro di riabilitazione per bimbi disabili, e di “Francisville – la città dei mestieri”, nata per insegnare un lavoro e quindi dare un futuro ai ragazzi della poverissima isola caraibica, Goodie Bag di Coccinelle continua a sostenere, per la seconda stagione, il nuovo progetto “Maternità Sicura”. Obiettivo: assistere le donne in età fertile e ridurre il tasso haitiano di mortalità materna e neonatale, tra i più alti al mondo, e quello di trasmissione dalla mamma al feto del virus HIV e di altre patologie. Il programma opera in due centri materno infantili nelle baraccopoli di Haiti e presso l’Ospedale Pediatrico Saint Damien, nel cui nuovo reparto Maternità e neonatologia nascono in sicurezza 15 bambini al giorno; prevede la formazione di personale locale da parte di volontari specializzati italiani provenienti da numerose strutture d’eccellenza italiane tra le quali la Clinica Mangiagalli, l’Ospedale dei Bambini Buzzi e il San Raffaele di Milano, e dall’Ospedale Del Ponte di Varese e dal Bambin Gesù di Roma per la parte neonatologia.
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