Quante volte ci capita di passare davanti ad una vetrina e di far finta di ignorare quel paio di scarpe che, già sappiamo che diventeranno nostre comunque? Diciamo la verità, se qualcosa ci interessa non ci sono santi che tengano, la compreremo, anche faremo finta di non essere interessate, soprattutto se siamo in compagnia di altre persone, perchè lo shopping a volte, è qualcosa di molto “intimo”!
Abbiamo messo insieme le scuse più comuni che dicono le donne, e che almeno una volta ci sarà capitato di usare… e se non le avete ancora usate, vi saranno utili in futuro.
Spesso la si usa appena si è finito di fare shopping (è un po’ come dire, “da domani mi metto a dieta”…). Sappiamo benissimo che non sarà così, il nostro “bioritmo dello shopping” ci porterà a comprare (a volte compulsivamente), a cicli regolari. Una volta la settimana? Una volta al mese? Non importa quando, importa che la frase “Sono a posto, per un po’ non comprerò più nulla” è falsa come una moneta di cioccolato, serve solo a toglierci quel piccolo (e insignificante) senso di colpa dopo aver fatto acquisti.
Qualche volta è anche vero, ma nella maggior parte dei casi, quando ci troviamo in camerino a provare l’abito dei nostri sogni, in caso di “difficoltà” siamo già pronte con la scusa che “non è la mia taglia, si vede che questa marca ha delle misure diverse”. Non sarà mai colpa di quei chiletti in più, del resto c’erano anche la settimana scorsa… come? Ah… anche settimana scorsa quella gonna non era della taglia giusta?
Quante volte, dopo un acquisto online, ci rendiamo conto che quell’abito o quelle scarpe, non erano proprio come ce le immaginavamo? La prima cosa che pensiamo è “ora le mando indietro”, ma nella pratica quello che facciamo è “archiviare” il prodotto nel nostro guardaroba, nel reparto “dopo ci penso”, e immancabilmente resterà li per mesi, o anni. Attenzione!!! Se comprate online c’è sempre la possibilità di restituire il prodotto, ma dovete farlo nei tempi giusti!
Un classico… vediamo un bel vestito, non possiamo farne a meno, dobbiamo comprarlo, allora entriamo, lo proviamo e ci rendiamo conto che non è proprio perfetto per noi. Però basterebbe poco, magari quei chiletti messi su nelle settimane precedenti, e se proprio siamo innamorate di quel vestito, lo compreremo comunque, “tanto poi mi metto a dieta”. Il più delle volte saranno soldi buttati, non farete mai quella fatidica dieta, e quando deciderete di farla, sarà già passato di moda.
Altro classico, in certi casi devastante (per il conto corrente), perchè è proprio quando dovete “comprare solo un paio di calze” che rischierete di svuotare la boutique. La fashion victim organizzata lo sa bene, e si differenzia dalle “neofite” perchè preventivamente ha messo un limite di spesa alla carta di credito. L’esperienza insegna!
La bugia delle bugie, basta guardare i nostri guardaroba… potremmo aprire delle catene di moda”. Eppure a volte siamo assalite dall’angoscia del “non so cosa mettermi”, o peggio, del “non HO NIENTE da mettermi”. La ricetta è: una tisana rilassante, una capatina su internet, e magari troveremo come abbinare le decine (o centinaia) di gonne, camicie, abiti, scarpe e borse che abbiamo a casa, senza dover correre (per una volta) alla boutique.
Diciamo la verità, questa è una mezza bugia, effettivamente tra lavoro e famiglia (o lavoro e amiche, o lavoro e fidanzato), spesso non si ha tantissimo tempo per girare tutte quelle bellissime vetrine sul corso principale. Però…c’è un “però”… quando un’amica o una collega ci chiede di accompagnarla a comprare qualcosa, ecco che magicamente il tempo si materializza, ma è solo per solidarietà (certo, come no! ndr). In fin dei conti, quanto è bello girare per negozi? Unico problema: finiremo per fare shopping anche noi.
Certo che no, anche il goloso lo dice sempre quando ha davanti un dolce. Il fatto è che alcune volte, vuoi per lo stato d’animo un po’ irrequieto, vuoi per noia, vuoi perchè “non posso fare a meno di comprarlo”, agiamo di impeto, e compriamo qualsiasi cosa che in quel momento ci dia gioia. Un libro, un cd, un telefonino nuovo, un paio di scarpe (ecco…queste SI), un cuscino… insomma…altro che acquisti impulsivi… per fortuna avevamo messo un limite alla carta di credito (vero?).
Questa è una finezza da guru della finanza, in certe occasioni, soprattutto dopo una spesa un po’ importante, entra in noi lo spirito risparmiatore di Paperon De’ Paperoni… ma dura pochi secondi, e la spending review va a farsi benedire. La verità è che per qualche attimo ci sentiamo in colpa, ma, parafrasando il paragrafo “non sono impulsiva negli acquisti”, sappiamo benissimo che per far passare il senso di colpa, basterà fare una altro acquisto. Semplice no?
Vi trovate? Le usate spesso anche voi? Segnalateci le vostre, integreremo voltentieri il “manuale delle scuse nello shopping”.
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