Con l’obiettivo di definire un’immagine fortemente riconoscibile, e dichiarando i valori di decisione, carisma, equilibrio e contemporaneità propri del marchio Aiguille Noire, Peuterey sceglie di ambientare la nuova campagna advertising primavera estate 2011 in esterna, a Roma, presso il monumento dell’Ara Pacis.
La precedente campagna, autunno inverno 2010-11, era stata firmata da Toni Thorimbert.
La Location era stata Milano, un omaggio ad uno dei simboli della città, l’ultimo piano del grattacielo Pirelli, realizzato negli anni ’50 dall’architetto italiano Giò Ponti.
Un’ambientazione che sembra quasi rifuggire da precise collocazioni spazio/temporali, ma che richiama un immaginario futurista costruito su forme fluide e linee spigolose, dove il dinamismo è protagonista.
A Roma, invece, la grafica disegna un’immagine compiuta, con un dichiarato rigore concettuale.
La costruzione della composizione figurativa è infatti basata su una rigorosa definizione della prospettiva: il gioco della fuga parte dal baricentro del quadrato, definito modello simbolico dell’immagine.
La linea di fuga del muro dialoga con i modelli e li supporta nel disegnare direttrici che corrono parallele tra loro, grazie alla texture estremamente marcata nel disegno di linee parallele, che frammentano lastre mosse ed irregolari.
Il materiale dell’architettura, il travertino, risulta “ammorbidito” dal calore della luce, eliminando il senso di durezza e di freddo tipico della pietra. In questo modo riesce a conferire un respiro solare, estivo. La palette di grigi ton-sur-ton che costituisce il fil rouge, assieme alla prospettiva marcata, tra la nuova campagna primavera estate e la precedente, qui si stempera in una cromia meno aggressiva e più materica, enfatizzata dalle porosità della pietra di travertino.
Nessuna lastra è identica all’altra: ciascuna racconta la propria storia e si colora di nuances, sfumature, preziose e contestualizzate.
Le cromie degli abiti riprendono l’aspetto della pietra giocando con elementi formali molto connotati.
Per queste ragioni l’Ara Pacis di Roma diventa un’icona carica di simbolismi importanti.
Passato e futuro si fondono in un’architettura eterna.
La forza dei capi trascende il luogo e si fa protagonista. Peuterey Aiguille Noire gioca con i riflessi della luce estiva sui tessuti e i loro colori, proponendo una collezione che si integra così perfettamente nello spazio. Come se il carattere e l’energia del contesto partissero in primo luogo dalla persona, da come si esprime nell’abbigliamento.
In continuità autoriale con la campagna precedente, come fotografo è stato scelto Toni Thorimbert, perfetto per l’abilità con cui come di consueto sottolinea, nei suoi scatti, i giochi delle prospettive, la natura materica dei contesti architettonici, e l’integrazione della figura umana nello spazio. Al suo fianco come stylist Alessandro Calascibetta, che conferma il gusto nell’interpretare la collezione Aiguille Noire
trasmettendo un’immagine pulita ed essenziale, ma carismatica e di grande forza iconica.
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