Fragole e mirtilli contro invecchiamento e ipertensione

Fragole e mirtilli cosa hanno in comune? Sono antiossidanti, anti invecchiamento e contro l'ipertensione, le fragole inoltre hanno anche altre proprietà.

Mangiare ogni settimana almeno tre porzioni da cento grammi ciascuna di fragole o di mirtilli, riduce di un terzo il rischio di infarto.
Lo rivela uno studio condotto dagli esperti della Harvard School of Public Health di Boston e pubblicato sulla rivista di ricerca medica “Circulation”. Gli esperti hanno studiato per diciotto anni l’alimentazione quotidiana e la salute di quasi centomila persone tra i venticinque e i quarantadue anni di età: hanno così scoperto che quanti avevano consumato più di tre porzioni alla settimana di fragole o di mirtilli, avevano un rischio di infarto inferiore del 32% rispetto a chi non mangiava questi frutti. Merito degli antociani, le sostanze che danno a questa frutta il loro colore rosso o blu e che aiutano le arterie a rimanere in buona salute.

Le altre proprietà della fragola

La fragola possiede moltissime virtù salutari: innanzitutto ha un altissimo potere antiossidante che supera di 20 volte quello di altri alimenti e un ricco contenuto di vitamina C rispetto agli agrumi; ecco perché la fragola è ai primi posti nella speciale classifica stilata dall’USDA, dei cibi che mantengono giovani.

Ma non è tutto: è anche ricchissima di calcio, ferro e magnesio ed è consigliata a chi soffre di reumatismi e malattie da raffreddamento. Inoltre è particolarmente indicata per combattere il colesterolo. L’acido salicilico in esse contenuto, oltre a risultare efficace contro la gotta, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e la fluidità del sangue. La fragola ha anche un alto contenuto di fosforo ed è utilizzata per le proprietà lassative, diuretiche e depurative. Le fragole sono anche buone fonti di acido ellagico, che è un efficace anticancro. Sono anche rinfrescanti, diuretiche, depurative e disintossicanti. Contengono infine lo xilitolo, una sostanza dolce che previene la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili di un alito cattivo.

Di Raffaella Ponzo

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