Dieta: troppi carboidrati aumentano il rischio di Alzheimer

Secondo lo studio approfondito del neurologo David Perlmutter, i carboidrati favorirebbero disturbi gravi a livello celebrale, ecco i motivi.

Mantenersi in forma non è solo un bisogno relativo all’estetica, ma deve essere prima di tutto uno stimolo per prendersi cura del proprio corpo mantenendolo in salute. Riguardo a questo argomento ci sono numerose scuole di pensiero che ruotano attorno all’utilizzo dei carboidrati.

C’è chi li assume quotidianamente solo durante il pranzo in modo da smaltirli nel resto della giornata, chi non si preoccupa degli orari prestabili dalle diete e chi invece ha deciso di abolirli completamente dal proprio diario alimentare. Secondo le ricerche dello studioso David Perlmutter, i carboidrati comprometterebbero seriamente le capacità cognitive di ogni individuo, portando addirittura a patologie come la sindrome di Alzheimer.

Tra i disturbi anche la mancanza di concentrazione o la presenza di ansia, emicrania, diabete, insonnia, stress cronico, problemi intestinali, depressione, celiachia e sensibilità al glutine. Queste sono tra le cause più comuni relative all’assunzione di carboidrati anche in quantità controllata.

Il motivo principale per cui questo tipo di alimento risulti dannoso all’organismo è l’elevato aumento di glicemia nel corpo, costringendo il pancreas a produrre sempre più insulina, ma non solo, da questa situazione infatti deriverebbero i primi problemi con il diabete di tipo 2.

La dieta iperproteica del neurologo suggerisce di tornare ad un’alimentazione primordiale: colazione con salmone e burro, pranzi e cene ricchi di formaggi e carni di ogni tipo, oltre a tanta verdura e all’utilizzo di spezie come la curcuma.

D’altro canto esistono dei veri e propri movimenti contro le cosiddette diete di moda, accusandole di appesantire gli organi e di essere dei metodi invasivi per il corpo. Un’altra linea di pensiero infatti, suggerisce la classica alimentazione a piramide mediterranea, dove ci si nutre di qualsiasi tipo di alimento secondo moderate quantità.

Un esempio? Latte, caffè, spuntini con cereali o marmellata, yogurt. Pranzi e cene accompagnati da frittata di uova, pane, riso con verdure, pollo, tacchino e pesce. Due metodi completamente differenti tra loro che mettono in risalto problematiche diverse, non ci resta che analizzare i vari tipi di programmi dietetici e sposare quello più adatto al nostro corpo.

Nancy Malfa

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