Ter et Bantine continua a seguire una moda concettuale

Ter et Bantine per l'autunno inverno 2011/12 ha fatto sfilare sulle passerelle milanesi una donna che si ispira al teatro Bauhaus.

Ter et Bantine per l’estate 2011 ha costruito uno stile metropolitano contemporaneo venato di memorie anni 70, mentre, per l’autunno inverno 2011/12 ha fatto sfilare sulle passerelle milanesi una donna che si ispira al teatro Bauhaus.

Per l’inverno i tagli degli abiti si moltiplicano rispetto al necessario per disegnare le sagome di corpi umani stilizzati o composizioni simboliche di geometrie primarie, come nel teatro Bauhaus: le porzioni che ne derivano sono segnalate da materiali diversi per caduta, tono e significato. I pantaloni bandati (a meta’ tra lo smoking e il jogging) sono resi grazie a materiali dagli esterni melange e dagli interni contrastanti di colore puro. Le evocazioni di tipo sportivo si ripetono nella predilezione per certi elementi: le zip al posto dei bottoni, le coulisse invece delle cinte confezionate, i cappucci, gli scolli polo. Fondamentali i tailleur, eleganti divise agonistiche in panno stretch, double di lana poliestere o cotone tecnico.

I classici invernali diventano materia prima per l’invenzione di decori dal gusto futuristico e tecnico, esemplificato da una serie di oggetti a funzione d’uso estrema, tra cui i top di panno e imbottito d’oca, gli abiti di montone, la maglieria innestata di nylon, i k-way di pelliccia.
Qua e là frappe, godet, arricciature, nudi e spacchi si scontrano con gli elementi di ricerca: ne risulta un’aria irregolare, che evoca un forte femminile plurale, puro contemporaneo.

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