Ad aprire la giornata è Marnie la sua donna “geometrica”. Geometria nelle stampe, nelle forme e nelle proporzioni. Il grafismo veste i tailleur over size della sua donna, plasma le linee regolari delle sovrapposizioni, scandisce la silhouette dettandone lo stile. Uno stile che segue la scia della compostezza lussuosa, elegante, ma giocata sul “vestire” anziché il suo contrario. Manicotti in pelliccia, anche colorata, clutch e scarpe con platform alto per gli accessori.
Brioni porta in passerella un lusso essenziale, raffinato e di classe, nel pieno rispetto del suo dna. Alessandro dell’Acqua, direttore creativo, sceglie linee essenziali, volumi morbidi che seguono la silhouette senza strizzarla, orientamento verticale, lunghezze medie e fluide. La donna Brioni indossa capi adatti ad un’occasione istituzionale, ma senza tralasciare la femminilità. Apre anche quest’anno la sfilata la top model Bianca Balti. Non mancano riferimenti agli anni ’70 per il giorno e charme e glamour raffinato per la sera. La pelliccia non può mancare, così come non mancano le trasparenze per la sera.
Laura Biagiotti esalta il patriottismo in chiave fashion. Importante per lei ricordare di come il made in Italy, la moda siano alla base anche delle stessa economia italiana che sulla sua passerella la stilista interpreta con cachemire, tuniche drappeggiate e tubini. Maglioni come giacconi di alta sartorialità e dalla fattura importante, colore rosso a vestire intere mise, e poi ancora cappelli a tesa larga, occhiali e pelliccia. Una collezione completa. La donna di Laura Biagiotti sprigiona un’eleganza innata. E sul finale sulle note di Carmen Consoli “Guarda l’alba” Laura Biagiotti e Lavinia omaggiano il made in Italy salutando gli invitati con una lunga sciarpa tricolore al collo, che non vuole essere celebrativa solo dei 150 anni di unità nazionale, ma vuole essere un simbolo di sempre e che da sempre andrebbe portato.
Dolce e Gabbana innovano se stessi, vanno contro la tendenza dominante alla base delle sfilate stesse ovvero, anziché presentare grandi novità, portano in passerella la loro storia. I due stilisti decidono di ripercorrere i loro ultimi 25 anni e presentare anche ai giovani quanto i giovani di oggi non hanno potuto vedere. E così sfila una donna che rappresenta le migliori creazioni della moda maschile firmata Dolce e Gabbana, ma trasportata nel mondo femminile. In realtà ogni singolo capo è stato poi rivisitato e declinato con gli occhi di oggi, in chiave contemporanea ma Stefano e Dolce hanno deciso di presentare la loro vera essenza seppur sperimentandola. Stampe in abiti svolazzanti, animalier, tailleur, pizzi e paillettes. Una collezione che vuole essere inno al presente.
Missoniporta in passerella una donna che riscopre la sua allure romantica: cappotti in pitone, pelliccia colorata, gonne lunghe impalpabili e naturalmente la maglieria a trama “missoni” che rende il brand unico al mondo. Le lunghezze sono morbide e fluenti, i colori particolarmente delicati, zuccherro o pastello. Uno stile luminoso e gentile quello della donna Missoni per il prossimo Autunno/Inverno.
Versusritorna in passerella a Milano Moda Donna. Il brand giovane di casa Versace, affidato alla sapiente matita di Chiristopher Kane, presenta una donna glitterata a recupero dell’identità del marchio. Una rivisitazione della propria anima ancora una volta in chiave moderna. Una donna seducente ma decisa, con il punto vita ben segnato e la silhouette valorizzata con gusto. Mini abiti sopra il ginocchio, cappotti e lounguette in pelle nera e per la sera stecche a balena per i corpetti.
Classe, eleganze ed estrema raffinatezza e ancora charme e lusso sono presenti nella collezione di Salvatore Ferragamo. Presenti tailleur con giacche dal taglio quadrato e pantaloni ampi lunghi fino alla caviglia, abiti in pied de poule e cappotti over. La sera è lussuosa e da gran galà per gli abiti ricoperti di swarovski lunghi fino ai piedi, alternati a completi con camicetta trasparente e gonna di pelle per un’allure più decisa.
Gaetano Navarra porta in passerella idee chiare, decise e concise. Lo stilista sceglie di proporre solo 13 outfit, concentra l’attenzione su pochi concetti per renderli ancora più forti. Una collezione quasi monocroma che gira attorno al colore del ghiaccio. Le linee sono altere e strutturate, una sorta di donna guerriera, un po’ algida e statuaria che indossa una corazza come i tempi moderni richiedono. Un’allure futuristica. Novità in fatto di tessuti leit motiv per Navarra: il tessuto termoforato. Scarpe invece molto semplici, con tacco a stiletto, in contrasto con il resto della collezione.
Sfilano nel corso della giornata il giovane Marco De Vincenzo, gli stilisti Aquilano e Rimondi con la loro linea personale e Roberto Musso che chiuderà questa nuova lunga giornata.
Di Simona Scacheri.
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