Una Deutsche Bank sempre più globale a Francoforte che porta la firma della Marzorati Ronchetti l’azienda di Stefano Ronchetti, nota nel mondo per la realizzazione di intere opere in metallo, nei settori del design, dell’arte e dell’arredamento. Nel quartier generale di Cantù sono infatti transitate le idee “applicate” del progettista Mario Bellini, per la realizzazione del nuovo colosso architettonico, una vera icona dell’architettura mondiale e punto di riferimento dell’alta finanza.
Mario Bellini ha infatti affidato all’impresa canturina parte del progetto: quella di arredare gli ambienti più esclusivi delle due torri. Marzorati Ronchetti ha di fatto firmato gli arredi interni dei piani direzionali della torre A (piani 31-32-33-34-35) dove hanno i propri uffici gli otto dirigenti più importanti della banca.
“Tutti gli ambienti – continua Stefano Ronchetti – sono stati rivestiti con pannelli di ferro nero dello spessore di due millimetri, sono calandrati e presentano raggi di curvature variabili caratterizzati dalla presenza di una fuga di 3 millimetri di spessore che non interrompe mai la propria ineffabile corsa.”
Un’opera d’arte che solo grandi professionisti sono in grado di realizzare. Interessante nello sviluppo degli interventi anche la sala per cerimonie ufficiali al 35esimo piano, collegata alle sale riunioni del piano inferiore attraverso una scala interna in ferro nero e vetro. Sempre per mano della Marzorati Ronchetti le pareti in ferro nero del secondo piano che dividono il volume del grande foyer, opere realizzate su disegno di Mario Bellini.
“Essere stati scelti per questo progetto è un onore e un riconoscimento importante alla nostra tradizione manifatturiera – dice Stefano Ronchetti, patron dell’azienda – vediamo premiato il costante impegno all’eccellenza, alla capacità progettuale ed esecutiva. Collaboriamo con i maggiori architetti del mondo e siamo presenti pressoché in ogni continente. Tutto cominciò quasi 90 anni fa qui a Cantù, e sempre da qui continuiamo a coltivare il gusto per l’eccellenza e la qualità.”
Il futuribile progetto si presenta come una sorta di piccola città alla quale si accede attraversando un grande portale, che ricorda un po’ le storiche porte urbane. Una volta entrati ci si trova subito in una vasta hall, che, proprio come una piazza, è un luogo-chiave, grande e luminoso, alto 22 metri, penetrato in continuità dalle torri visibili attraverso un soffitto trasparente di 18 metri di diametro. Le torri, per di più, sono connesse tra loro grazie alla magia di una sfera di 16 metri formata da 55 anelli di acciaio, che sovrasta la piazza e che si attraversa camminando lungo due ponti. Una sfida artistica, e di ingegneria, destinata a diventare il nuovo simbolo dinamico della Deutsche Bank. Una banca che ha ottenuto le massime certificazioni per quanto riguarda il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente.
Un grande lavoro, fatto su misura, nei laboratori di Cantù.
dal quotidiano La Provincia
Arianna Augustoni.
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