Fino ad oggi abbiamo sentito parlare di svariati metodi per tenere il problema della cellulite sottocontrollo, tra beveroni fruttati che combattono la ritenzione idrica e cibo salutare per il nostro organismo.
Dopo anni di ricerche e mesi di test, finalmente si è riusciti ad ottenere una soluzione scientificamente provata grazie al Nilit Innergy. Il tessuto è stato sottoposto a moltepliche sperimentazioni ed è infine riuscito ad ottenere una certificazione ufficiale. Il risultato? Una reale riduzione del tessuto adiposo reso noto grazie a risultati visibili.
I test sono stati effettuati dal Dipartimento di Medicina interna e Terapia medica dell’Università di Pavia, su un campione di donne afflitte dalla cellulite, in un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. I risultati sono stati entusiasmanti, al termine dei 56 giorni si è infatti parlato di una riduzione di glutei e cosce per 1 centimetro di cironferenza.
I leggings in filato Innergy sono stati indossati quotidianamente per una media di 8 ore al giorno. La massa grassa è notevolmente diminuita e il tessuto ha riscontrato una maggiore elasticità, oltre ad una pelle più levigata. Siete pronte a dire addio a buccia d’arancia e derivati?
Ma vediamo i dati nel dettaglio!
I risultati del test clinico condotto dall’istituto Bio Basic Europe, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina interna e Terapia medica dell’Università di Pavia, su 40 donne volontarie con cellulite e adiposità localizzate, con un’età compresa tra i 18 e i 60 anni, sono stati presentati dal management Nilit ai produttori italiani di intimo e calzetteria e alla stampa, il 30 settembre a Desenzano del Garda, nella splendida cornice di Villa La Tassinara.
Al termine del test, durato 56 giorni, le volontarie che nel periodo considerato, per otto ore al giorno hanno indossato il leggings realizzato in filato Innergy hanno avuto un miglioramento dell’elasticità cutanea del 12,4% e una riduzione della massa grassa del 5,9%, pari in media a 1,15 Kg.
La riduzione dell’acqua extra cellulare si è attestata invece all’8,4%. Oltre a questi parametri strumentali, durante il test sono stati valutati anche parametri antropometrici, quali la circonferenza della coscia e dei glutei; e parametri clinici relativi agli inestetismi derivanti dalla cellulite, come la compattezza e la levigatezza cutanea nonché il miglioramento dell’aspetto della pelle ‘a buccia d’arancia’.
Per quel che riguarda i parametri antropometrici, chi ha indossato i leggings prodotti con filato Innergy ha riportato una riduzione della circonferenza glutei dell’1,1%, pari in media a 1,08 cm; mentre è dell’1,6% la riduzione della circonferenza della coscia (0,98 cm). Sul fronte dei risultati relativi ai parametri clinici, invece, nell’85% dei casi, l’indosso dei leggings in tessuto Innergy ha determinato un miglioramento della levigatezza e dell’elasticità cutanea.
Nel 75% dei casi si è avuta una riduzione dell’aspetto buccia d’arancia e nel 55% una riduzione della visibilità di noduli. Questi parametri sono stati verificati dallo staff medico prima dell’inizio del test; a metà ciclo e alla fine dello stesso. Solo 20 delle 40 volontarie hanno indossato il leggings in filato Innergy, l’altra metà ha invece utilizzato un prodotto realizzato con filato privo degli additivi aggiunti alla poliammide 6.6 (Nylon) e che sono alla base della distintività di Innergy. Questo ha permesso di confrontare le performance del nuovo prodotto e di verificarne la superiorità rispetto agli altri materiali presenti sul mercato.
Nel filato Innergy, infatti, alla poliammide 6.6 sono state addittivate sostanze ceramiche che consentono al filato di assorbire l’energia generata dal corpo umano sotto forma di calore e di rifletterla come raggi Fir (Far Infrared Rays).
I raggi Fir, che rappresentano una piccola porzione dello spettro elettromagnetico emesso dal sole, sono innocui per la salute umana, inoltre sono molto utilizzati in ambito tessile, cosmetico e del benessere. Con Innergy, Nilit arricchisce la famiglia dei filati speciali, basati su una tecnologia di arricchimento del polimero di base, prodotto direttamente da Nilit.
Il colosso israeliano, infatti, è in grado di manipolare la struttura chimica del polimero di propria produzione, inserendo sostante addittivanti che ne modificano la performance in modo perenne.
Nancy Malfa
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