Si trova in Spagna e ha praticamente visto tutto! Il Sobrino de Botìn è il ristorante più “vecchio” del mondo, ha aperto le sue porte ai clienti nel lontano 1725 ed è stato testimone dell’Illuminismo, della guerra civile spagnola, della nascita dell’Unione Europea e delle vittorie del Real Madrid.
Insomma, questo ristorantino situato nel cuore di Madrid, a pochi passi da Plaza Mayor, è uno status symbol per spagnoli e turisti,
Una conduzione familiare fino alla fine del 20 secolo e poi la nuova gestione che ha mantenuto fede alle tradizioni e alle specialità culinarie dei fondatori.
Fedele ai sapori tradizionali spagnoli, quella del Botìn è una cucina rigorosamente Castigliana
A partire dal maialino -solo carnee che arriva da Segovia – arrostito in un forno a legna del 1700 che fece innamorare il palato di Hemingway .
La stessa cosa vale per l’agnello arrosto, la carne arriva Sepúlveda-Aranda-Riaza ed è cucinato come “a casa”.
Piatti e ceramiche decorati con la storia cara alla famiglia Botìn che non mutano mai per questo scrigno dove si respira il passato e dove il calore delle pareti in mattoni e pietra ricordano le leggende delle taverne del ‘700.
Un “perdersi nella storia” che ha portato i più influenti scrittori a prenotare al tavolo!
Chi ha pranzato o cenato al Botìn?
F. Scott Fitzgerald, Graham Greene, e Ernest Hemingway hanno potuto osservare i segni alle pareti e i suoni di Madrid.
Dopo quasi 300 anni di attività, qual è la famosa ricetta del successo del Botín?
Una buona cucina fatta di ingredienti freschi, grande ospitalità, una cucina di prima classe manenuti negli anni grazie alla forza delle tradizioni