Ogni anno l’incubo si ripete: chi ha cani o gatti vive il Capodanno come uno dei momenti più difficili dell’anno. Purtroppo a nulla valgono gli ammonimenti e anche i divieti di molte città, Milano per esempio dall’anno scorso, di sparare petardi e bengala vari. Le città sembrano in guerra e le vittime sono moltissime, fra gli umani prima di tutto, e fra gli animali. I botti sono un evento traumatico per un cane e un gatto, capace di produrre reazioni difficilmente controllabili, e proprio questo causa le tragedie. Improvvisare soluzioni può essere altrettanto pericoloso, cerchiamo allora di arrivare preparati in modo da limitare i danni.
COME REAGISCONO I CANI AI BOTTI
Un cane spaventato dai botti manifesta stati d’animo che possono andare dal disorientamento, alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione. Questi sentimenti lo portano a:
- urinazione o deposizione di feci, incontrollate
- fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato;
- mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga
- sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (molto pericoloso)
- abbaiare, ululare, guaire
- ruotare vorticosamente su se stesso
- mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze
- nascondersi in luoghi angusti
- cercare morbosamente protezione dal padrone
- -non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno
- i cani alla catena possono ferirsi seriamente con gravissime conseguenze; la voglia di mettersi in salvo, infatti, è più alta della consapevolezza di essere “bloccati”
COSA FARE PER AIUTARLI
- Tenere il cane in stanze piccole, magari lontane dalla strada
- E’ preferibile non lasciare l’animale da solo, ma se proprio non si può fare diversamente, rendere “viva” la stanza con un po’ di musica o televisione a basso volume e luce.
- Se si è in casa, evitare di rassicurare cani e gatti ad ogni rumore coccolandoli: quello che per noi è un gesto di affetto fatto al fine di tranquillizzare l’animale, provoca l’effetto contrario poiché suggerisce che c’è qualcosa che non va. Meglio continuare a chiacchierare normalmente e distrarli con premi di cibo e giocattoli.
- Se l’animale si agita troppo, farsi prescrivere dal veterinario dei sedativi, ed è consigliabile iniziare a somministrarli anche qualche giorno prima
- Mai e poi mai lasciarli in giardino
- Tenere alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane.
- Lasciare che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”.
- Durante le passeggiate tenerli rigorosamente al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore precedenti
- Evitare soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti
Di Raffaella Ponzo