Ed eccoci arrivati a gennaio! Tempo di depurarsi soprattutto dagli eccessi delle feste che ci lasciamo alle spalle. Anche nell’antichità il tempo che separava l’epifania dalla candelora, la festa delle candele dei primi di febbraio, era un momento dedicato alla purificazione. Niente di meglio dell’utilizzo della bardana che è una pianta eccezionale per liberare il nostro corpo dalle tossine.
E’ usata moltissimo per la sua attività depurativa, (stimola la funzionalità biliare ed epatica) ipoglicemizzante ipocolesterolemizzante, lassativa e antireumatica. La radice di questa pianta contiene lignani, vitamine del complesso B, amminoacidi, oligoelementi, sostanze amare, tannini e resine; ma soprattutto è costituita da inulina, che svolge un’azione drenante e purificante del sangue, che favorisce l’eliminazione delle tossine, cioè i “rifiuti” delle diverse reazioni metaboliche dell’organismo.
Fegato, reni, intestino e pelle, ne trarranno un grandissimo beneficio. Drenare questi organi con la bardana porta a un potenziamento dell’attività epatica e biliare, della diuresi, del transito intestinale e della regolazione della secrezione sebacea.
Ma questa radice la possiamo usare anche come ingrediente per dei piatti gustosi, come le crocchette di bardana.
Preparazione
Pulite accuratamente le radici di bardana, sbucciatele e tagliatele a fette.
In una pentola molto capiente mettete le radici e coprite con acqua fredda (2 litri) che porterete ad ebollizione.
BUONA DEPURAZIONE!
di Raffaella Ponzo
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