Nelle tradizioni pasquali antiche il coniglio e la lepre hanno un ruolo di primaria importanza, rappresentano la vitalità della primavera fra le altre cose e sono un simbolo di rinascita e di festa.
Se da tempo accarezzate l’idea di allevare questo animaletto, la Pasqua potrebbe essere l’occasione giusta per prendere un cucciolo.
Naturalmente un animale vivo ha esigenze precise: ecco le linee guida per vivere in casa con un coniglio.
– La razza: ne esistono diverse, la migliore è il coniglio nano, che a sua volta offre diverse scelte. A pelo lungo o corto, con orecchie lunghissime, di diversi colori. Per quanto riguarda l’allevamento, sono tutte più o meno equivalenti.
– Pericoli: un coniglio, se allevato bene può vivere fino a 10 anni, adora stare con le persone e giocare sia con loro che con dei giochi appositi, soprattutto da sgranocchiare, giusto per non annoiarsi. E’ bene nascondere i cavi elettrici e piante da appartamento (tossiche per loro), fare attenzione ad eventuali danni che può creare quando scorrazza per casa, può rosicchiare divani, coperte o addirittura angoli di muri o mobili.
– Ambiente: richiede spazi adatti per correre e saltare, può anche vivere in una gabbia, ovviamente più sarà grande il coniglietto più la gabbia deve essere ampia; liberatelo spesso ama molto muoversi. Bisogna inserire all’interno della gabbia uno strato con fogli di giornale e creare in un angolino una lettiera che gli consentirà di fare i propri bisogni. Bisogna pulire la gabbia almeno 2 volte alla settimana, con acqua calda e sapone.
– Cibo: per quanto riguarda l’alimentazione, possiamo sbizzarrirci su molti tipi di ortaggi e verdure fresche; per esempio: lattuga, sedano, carote, finocchi, peperoni, radicchio rosso ecc.. da somministrare 2 volte al giorno, una sorta di pranzo e cena; Di particolare importanza per il piccolo roditore è la somministrazione del fieno che dev’essere sempre presente in quantità e ovviamente di acqua sempre pulita, che può essere fornita tramite apposito abbeveratoio oppure in una piccola ciotola.
– Cure: Come tutti gli animali richiede cure e controlli di routine, difficilmente manifesta i propri disagi, quando dimostra il proprio dolore di solito è troppo tardi per intervenire, meglio pertanto delle periodiche visite dal veterinario, almeno un paio di volte l’anno e ricorrere alla sterilizzazione, eviterete animali aggressivi e il proliferarsi di malattie o sovrappopolazione nel caso si allevasse una coppia.
Di Raffaella Ponzo