Esistono tanti di quei metodi per migliorare la propria bellezza, che solo un make-up artist professionista sarebbe in grado di conoscere tutte le tecniche esistenti. Oggi infatti parleremo del layering, un tipo di stratificazione utilizzato dai MUA all’interno dei backstage delle sfilate.
Avete presente quei visi sofisticati, risaltati dai perfetti contrasti di luce, insieme alla pelle impeccabile delle modelle? Ecco, parliamo esattamente di un effetto nude, ma che allo stesso tempo regala un aspetto super sensuale. Il layering si può utilizzare prendendo spunto da prodotti base come fondotina, cipria, blush, illuminanti, correttori e bb-cream, oppure dando vita a nuances particolari di rossetti.
Tutto ciò nasce dall’esigenza di creare contrasti del tutto personalizzati ad ogni volto, in base alla carnagione, alle forme del viso da mettere in evidenza o da nascondere a seconda dei colori della pelle.
In questo modo non solo andremo ad allungare la durata del make-up, ma scolpiremo il viso, cercando ovviamente di non creare il fastidioso effetto cerone. Lo scopo della tecnica è quello di uniformare il colorito della pelle e renderla fresca, quasi dal mood acqua e sapone, nonostante siano presenti più prodotti.
Nancy Malfa