La Collezione Primavera-Estate 2016 di Luciano Soprani è contaminazione di stili, mix di culture ed etnie. Geometrie dal sapore orientale, echi di un sapere millenario del gesto, del segno e del colore si uniscono a grafismi contemporanei ed essenziali. Gli outfit ritrovano un equilibrio formale che si coniuga sapientemente con quell’estrosità artistica mai doma, eredità del genio creativo dello stilista.
Il risultato è un intrigante melting pot dove i volumi si stratificano, le lunghezze si sovrappongono. Le texture prendono in prestito al mondo della grafica l’uso del colore e i richiami geometrici giocano con zig zag, intermittenze e composizioni, incontri e scontri di linee rette e curve in versione bicolore. Insolita l’alleanza con la stampa floreale ispirata all’Hanami, la tradizionale festa giapponese dei ciliegi ma i cui tratti definiti e sottili, così come i colori decisi e marcati, rileggono il tema del fiore in chiave iconica.
I tessuti utilizzati, dal cotone alla seta, dalla gomma al lurex, completamente diversi tra loro, sono la chiave di volta di un percorso stilistico ben definito.
I colori – tantissimi e importanti, dal verde bandiera al blu cobalto, dal salmone al verde acido, dal bianco al nero – si mescolano e si contrappongono, creando un’armonia di contrasti.
Le giacche e i completi guardano a Oriente, i tubini incantano con stampe e nuance patchwork. Degni di nota gli intramontabili gilet lunghi, appartenenti al DNA storico della maison e grande maestria sartoriale nelle sensuali scollature a oblò.
Una collezione che incanta per la costruzione dei tagli, l’accostamento dei tessuti e la scelta dei colori, il tutto in una fusione che sorprende e conquista senza esitazione. Un mix di stili e culture per un effetto ultra contemporaneo.
Di FRANCO LORENZON