L’artigianalità è il punto di forza del White, il Salone della moda contemporary che ha chiuso con oltre 22 mila presenze.
Sotto i riflettori anche le collezioni di Maurizio Miri che, nella cornice del SUPERSTUDIO PIU’ di via Tortona, ha riletto un classico del guardaroba maschile in chiave femminile.
Per la prossima estate il brand enfatizza contrasti e similitudini, Queen VS King, maschile e femminile, accomunati da una base di partenza comune, la giacca che diviene l’uniforme di un genere trasversale che ama contaminazioni reciproche, dove l’uomo s’impossessa di una dolcezza inaspettata e la donna assapora un rigore che induce a una rinnovata sicurezza in sé.
Stile e proporzioni di tagli, da sempre nel dna di Murizio Miri, sperimentano un nuovo codice estetico nella collezione PE 2017.
Grazie ad uno studio profondo di modellistica e vestibilità, che fa leva su stondature, insellature della spalla e precise proporzioni centimetriche per la sciancratura, oltre che all’utilizzo di tessuti preziosi, la giacca di Miri è trasversalmente portabile con estremo comfort: non ha età e prende vita su chi la indossa.
E allora perchè non trasformarla in un imprescindibile elemento del guardaroba femminile? Maurizio Miri la sdogana e le affida lo stesso ruolo, centrale e intenso, che ricopre nel guardaroba maschile.
Per sdrammatizzarla e renderla iper-femminile ricorre a piume di fagiano applicate sui revers e inserisce elementi che strizzano l’occhio al mondo rock, la esaspera e trova la sua massima espressione nel personale concetto “al femminile” della giacca da smoking, concepita per la dimensione narcisistica dello show.
Un inno all’affermazione della regola sovvertita dunque, dove alla donna è data la facoltà di trovare nella giacca una rinnovata consapevolezza di sé.