“Mi ha sempre affascinato la dualità dell’animo delle donne. La dolcezza e l’audacia. L’innocenza e la sensualità. La grazia e la determinazione. Questo mio nuovo racconto per Philosophy dove immagino una giovane Liz Taylor che incontra lo spirito ribelle dei Mods. E’ la mia celebrazione della seduzione femminile e la sua indipendenza. Un contrasto inatteso tra eleganza intramontabile e twist modernista”.
Con questa frase, Lorenzo Serafini ci spiega il mood e l’anima della nuova collezione Philosophy per L’Autunno/Inverno 2017-18.
La musa che rappresenta al meglio le creazioni è Liz Taylor nel film “La gatta sul tetto che scotta” si unisce alle Mods Gang. L’attrice icona della femminilità e del glamour degli anni ’50 incontra il mood underground della subcultura giovanile.
La silhouette: molto femminile – che evidenzia seno, vita e fianchi – alterna abiti da cocktail anni ’50 a look maschili Teddy Boy.
Abiti con vita segnata da cinture o bustier su ampie gonne a corolla
Trasparenze leggere profilate da volant
Abiti e pantaloni dal taglio dritto e cropped e car coats in seta spalmata effetto gomma
Pony stampa ocelot per capispalla e piccole gonne
Cappottini doppio petto in visone bianco con bottoni gioiello
Maglieria dai volumi avvolgenti in angora e lurex, oppure intarsiata con motivi macro pied-de-poule
Tulle plumetis dentelle per gonne e abiti da cocktail abbinato al pizzo o impreziosito da ricami di Swarovski
Slingback tacco 5 e stivaletti di vernice completano i look.
I Colori: la palette è dominata dal bianco e nero, con accenti di rosa polvere e verde piscina.
Le stampe invece sono caratterizzate da micro fiori a effetto chiné.
Una collezione dove si denota un sapiente mix fra garbo e glamour, il tutto per uno stile squisitamente rétro ma proiettato ai giorni nostri. Capi pratici, pieni di carattere, sempre con un appeal che affascina e conquista, indistintamente donne giovani non solo anagraficamente ma soprattutto, nello spirito. È forse questo uno dei segreti del successo di Philosophy di Lorenzo Serafini?
Di FRANCO LORENZON