Sobria, elegante, sofisticata. Ancora una volta ad ispirare Gabriele Colangelo sono le figure concettuali.
Un minimalismo ricercato, a tratti scultoreo, in cui si alternano forme e colori.
Negli abiti della collezione per il prossimo autunno inverno 2017/18 i volumi sono sperimentali su maniche e spalle, e ricostruiscono la cultura dei kimono sui capi che sorprendono di schiena.
Cuciture ri-doppiate con micro impunture, ricamano un’invisibile struttura attraverso la collezione di lusso sommesso, sapientemente sovrapposto.
Curvilineo come i tratti di Katrin Brenerman, sinuoso come le sculture di Charles Eames. Il prossimo inverno di Giada è un inno a forme geometriche fluide, delicate.
Una morbidezza riservata, da scoprire da vicino, come la femminilità. Indagando tra sovrapposizioni di rigore e cedevolezza, ipnotizzati dagli effetti dei plissé,trasformati in apparizioni.
C’è l’ipnosi bicolore della georgette di seta, plissettata e poi stampata a dritto e a rovescio, in cui le campiture a contrasto flottano insieme, su grigio GIADA.
È un’estetica dei mezzi toni, non c’è niente di urlato, anzi, al contrario maglie morbide, come pure le giacche di pelle sono valorizzati da pantaloni slanciati con spacco sui tacchi o crop alla caviglia, con morbida piega centrale.
Bianche anche le scultoree incursioni dei gioielli, di porcellana oppure in versione colatura, della resina incastonata nell’oro: opere di sinuoso design, da indossare.
Le scarpe non sono da meno e stupiscono con tacchi cesellati che si svettano a forma di scultura, in una geometria ondulata, anche dagli effetti chiaroscuro.
Estetica scultorea nelle micro clutch, geometrie d’autore rivestite in suede o da un effetto porcellana.
L’icon bag, che propone un nuovo secchiello, è impunturata a mano sul dorso.
La nuova borsa, costruita con la lavorazione di una sola pinces, è una geometria anche da spalla, con aggancio Dragon.