OY trasforma vecchie pellicce in accessori di tendenza

OY, ha creato una linea di moda ispirandosi a un’idea di “zero spreco”, tirando fuori dagli armadi le vecchie pellicce, e ricreando con lo stesso materiale degli accessori unici.

Stefania Ferretti, stilista del marchio OY, ha creato una linea di moda ispirandosi a un’idea di “zero spreco”, tirando fuori dagli armadi le vecchie pellicce, e ricreando con lo stesso materiale degli accessori unici. Borse, cappelli, girocolli, zaini di varie forme e dimensione, tutti prodotti che richiamano lusso e prestigio. La Ferretti ha presentato la sua collezione a Milano, in un evento pieno di vip, dove ha potuto mostrare a stampa e buyer.

Stefania quando comincia la tua avventura di stilista?
La mia avventura comincia quando finalmente ho deciso di investire tempo ed energie nelle mie passioni. Dopo anni di professione da architetto, ho ricominciato a studiare facendo un Master sul lusso al Polidesign di Milano, e successivamente ho realizzato accessori pensando solo a cosa io avrei voluto trovare nei negozi.

Come nasce, invece, l’idea di creare accessori di tendenza reinventando un capo di abbigliamento come la pelliccia della nonna?
Unendo la mia passione per la moda e il lusso con il senso di responsabilità verso la terra in cui vivo, e le future generazioni che ci vivranno. Riciclo di vecchie pellicce significa anche attenzione allo “spreco”. Io credo che “bruciare” enormi quantità di pellicce esistenti è un atto di irresponsabilità.

Le novità di OY

Come mai hai deciso di chiamare la tua azienda OY?
Penso che la vera ricchezza di ognuno di noi sia la propria unicità e l’obiettivo dovrebbe essere quello di diversificarsi, esprimendo se stessi al di là di ogni moda. Da qui OY, che significa Only for You. Ho creato, per esempio, un unico pezzo di un cappuccio e di una borsa con doppia funzione di manicotto e di borsetta da sera, entrambi in visone bianco di altissima qualità, ispirandomi alla Prima alla Scala di Milano. Un unico accessorio per una serata speciale.

A cosa ti ispiri quando disegni le tue borse?
Mi piace legare il concetto di eleganza a quello della praticità. Non è la persona a doversi adattare all’accessorio ma al contrario l’accessorio deve soddisfare le esigenze delle persone. La mia borsa è molto leggera e capiente, con fodera impermeabile adatta quindi a tutte le fasi della giornata. Un’altra borsa da giorno può essere trasformata facilmente in borsetta da sera attraverso un facile sistema di catene interne per le donne che spesso non riescono a tornare a casa dopo il lavoro prima di una serata importante. Gli zaini lasciano libere le mani permettendo di andare in bici, prendere in braccio un figlio o tenere in mano un piatto e un bicchiere contemporaneamente, non rinunciando per questo all’eleganza. L’accessorio diventa parte dell’outfit.

Qual è il tipo di donna che può portare i capi OY?
In realtà i miei accessori sono pensati per uomini e donne che amano la semplicità del lusso (mai ostentato ma discreto) e che vogliono guadagnare in libertà e comodità senza rinunciare all’eleganza. E poi ancora ai ragazzi che puntano all’originalità senza rinunciare alla funzionalità.

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