Chicca Lualdi apre la fashion week milanese con la sfilata in programma da Archiproducts Milano, location dove nascono connessioni ed in cui architetti e designers trovano ispirazioni creative. Una location dove spiccano pezzi ispirati ai capolavori di Gio Ponti, Ettore Sottsass, Bonalumi, Morandi reinventati dai big della progettazione di oggi.
Uno spazio pulito ma non freddo, sobrio ma accogliente è il palcoscenico ideale per la visione creativa di Chicca Lualdi, da sempre in armonia tra moda e design, lontana dagli eccessi, essenziale e mai minimal, priva di contrasti forzati e facili improvvisazioni, un luogo ideale per il percorso stilistico di Chicca Lualdi, partito dal design.
Dall’alchimia di volumi, materiali e colori scaturiscono creazioni in cui si rincorrono geometrie ispirate all’architettura contemporanea, dove il rigore e l’essenzialità si stemperano alla luce di una femminilità moderna e understated.
Capi disegnati per una donna che lavora e non rinuncia alla moda, interprete di un’eleganza decontratta, chic e sporty al tempo stesso.
Uno stile pensato per il quotidiano con l’ambizione di capi senza tempo, i must haves del guardaroba diventano protagonisti: il cappotto sartoriale, la maglia in cashmere, il pantalone dal fit maschile.
Una donna che ama i contrasti: il mix and match di volumi maschili e femminili, i tessuti regimental e i check accesi da tocchi di colore inconsueto o lavorazioni in visone a righe multicolor, i gessati addolciti dal plissé e la seta fluida che stempera gli outfit più rigorosi.
In primo piano la maglieria, che vede protagoniste le proposte in cashmere calde e disinvolte dai toni di colore decisi, frutto dell’inconsueta fusione del filato con pelliccia o tessuto. Non è da meno l’expertise sartoriale, che trova la massima espressione nei cappotti in tessuto double.
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