Architettura, ricerca e sperimentazione per la PE 2019 di Lisa Corti.
Ad ispirare una collezione, in bilico tra sogno e magia, sono le grandi architetture e l’amore per la storia.
Dall’India alla toscana di fine ‘500 per riscoprire forme, lavorazioni e colori inediti e sorprendenti.
Quello di Lisa Corti è un nuovo lifestyle che vuole essere un universo tutto da scoprire dove i mezzeri fanno il verso ai kaftani, le tovaglie in organza ai pantaloni, gli arazzi ai vestiti.
Un viaggio carico di emozioni che parte da un viaggio in Tailandia della designer che, si innamora di un basamento di un tempio interamente ricoperto di piastrelle cinesi floreali del ‘700. Da qui l’idea per il nuovo disegno Royal Palace in cui dalie, colibrì, farfalle e inserti vegetali sembrano volare sul tessuto e rimandano, nei toni caldi dei colori pastello, alla dolcezza della pittura cinese e alle rive assolate del fiume Chao Phraya.
Bianco, rosa e blu, virati in tonalità più accese ed edulcorate fanno da background alla danza di flora e fauna sia nella linea home che garment.
Torna l’Ikat nella linea garment, la particolare tecnica di tintura a riserva dell’Asia Centrale, dove parti dei filati vengono protette tramite una stretta legatura per non essere tinte, mentre le parti non legate si colorano.
Nella versione classica di Lisa in sei colori e nella nuovissima variante monocolor blu e gialla, sempre con il fiore piazzato, stampata su un cotone quasi grezzo, dalla trama molto spessa che risalta ancora di più la lucentezza dei colori.
Un procedimento che regala spessore ad abiti smanicati con lo scollo a barcam gonne a palloncino, corte oppure lunghissime.
E allora via, in un crescendo si passa dalle decorazioni floreali indiane all’architettura classica del Palladio, proprio l’architetto padovano dà il nome a un nuovo disegno che mixa le linee verticali, minimaliste e nitide di quest’ultimo alla magnificenza ed abbondanza di ornamenti del palazzo indiano, per capi comodi da indossare tutti giorni e tutto il giorno: da un completo giacca e pantalone da portare a contrasto cromatico con la Polo Shirt, al Diana Dress ispirato all’iconico e intramontabile wrap dress.
Fino ad arrivare alla Toscana del ‘500 dove fu inventata questa particolare tecnica di intarsio, la Scagliola che dà il nome a un altro nuovo disegno, molto essenziale, caratterizzato da un background a tinta unita in blu e rosso molto decisi e da fiori quasi geometrici, per modelli pensati proprio per l’estate, come la scamiciata Kara Shirt Longuette.
In questa collezione l’architettura è un riferimento costante, fonte di ispirazione continua, i viaggi sono il timone che guida Lisa e infine l’immaginazione la porta a creare disegni senza tempo, a ricercare tessuti pregiati e a nobilitare materiali più poveri ma che conservano tutta la tradizione dei luoghi da cui provengono.
La collezione, ricca di combinazioni uniche di fiori, fantasie si prestano a dare colore ad un guardaroba multisfaccettato e sognatore.
Nella collezione PE 2019, Lisa Corti si ispira all’architettura per creare disegni unici. Un esempio perfetto di come la geometria può trasformare gli spazi è rappresentato dalle piastrelle esagonali.
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