Alzi la mano chi non ha provato almeno una volta una dieta, ebbene sì, tutte e tutti noi abbiamo tentato di seguire un regime alimentare che garantisse lo snellimento della nostra silhouette. Tra giornali, diete fai da te e consigli delle amiche, le proposte sono molteplici, come ahimè, i fallimenti. Sì, perché l’iter è quasi sempre lo stesso: si comincia una qualsiasi dieta con tanta energia e speranze, contando le calorie di tutto quello che ingurgitiamo, poi quando i crampi della fame arrivano e lo “sgarretto” fa capolino dietro l’angolo, il più delle volte non riusciamo a resistere e cediamo all’invitante alimento ipercalorico di turno. Questo ci va cadere inevitabilmente nella trappola dei mille sensi di colpa, che ci indeboliscono psicologicamente e alla fine, falliamo la dieta, incassando l’ennesima delusione.
I nutrizionisti invece, ci spiegano una cosa molto importante, che è alla base di una qualsiasi dieta: basta contare le calorie, diamo valore a quello che mangiamo, trattando il cibo come amico e non come nemico.
Ma vediamo nel dettaglio tutti i punti della “Dieta senza calorie”:
I ritmi delle nostre giornate sono sempre più frenetici. Tra lavoro, scuola, università, impegni con i bambini e la famiglia, il tempo da dedicarci è sempre poco. Ma impariamo a ritagliarci degli spazi tutti nostri, soprattutto al momento dei pasti. Cuciniamo sempre le nostre pietanze, evitando di ricorrere ai cibi precotti o già pronti, pratici certo, ma più poveri a livello nutrizionale.
Avete fatto caso che dopo aver cucinato un cibo, la fame diminuisce?
Già, perché mentre prepariamo un piatto la nostra mente lo sta già un po’ mangiando, dunque la mente e la “pancia” è più appagata e si raggiunge prima la sensazione di sazietà.
Il Bio non è una moda, ma ormai una esigenza. La quantità dei pesticidi e degli antibiotici utilizzati per il nostro cibo è ormai intollerabile, dunque cerchiamo di prediligere sempre alimenti Biologici.
Diamo spazio anche ai grani antichi e integrali nella scelta del pane e dei prodotti da forno in generale, e per quanto riguarda la frutta e verdura, prediligiamo quella di stagione non trattata e mangiamo gli ortaggi sempre crudi, quando è possibile, o al massimo cucinati al vapore. Se non seguiamo regimi alimentari particolari, come quello vegetariano o vegan, facciamo attenzione alla scelta delle carni: sarà preferibile optare per quelle bianche ed evitare cotture troppo elaborate prediligendo la griglia, ideale per non aggiungere grassi, ma attenzione a non far bruciare la carne. La parte bruciacchiata nera, che ci piace tanto è, secondo i medici, altamente cancerogena.
Riappropriamoci del gusto e del piacere di mangiare ogni singolo boccone.
Guardiamo il nostro piatto, abbelliamolo di colori e dettagli, annusiamo il cibo e solo alla fine, lentamente, assaggiamo e gustiamo quello che abbiamo nella bocca.
Mangiare correttamente non è solo una questione di nutrizione, ma una soddisfazione importante che ci regala una sensazione benefica di piacere e che ci dona energia e ci mantiene forti fisicamente e psicologicamente, punti fondamentali quando iniziamo un percorso di remise en forme.
E questo è il punto critico. Siamo sempre stati abituati a vedere il cibo come un numero: la cioccolata ha tante calorie, l’insalata poche ecc ecc. E qui l’errore e la causa del fallimento delle diete.
Secondo gli ultimi studi relativi alla perdita di peso infatti, contare le calorie non è sufficiente per determinare con precisione il nostro fabbisogno quotidiano, al contrario può indurci a trasgredire col risultato di ottenere esattamente l’effetto opposto.
Il contenuto calorico è un concetto fisico, che rende conto solo in modo grossolano di come il cibo influenza il bilancio energetico dell’organismo. Altri aspetti contano altrettanto, se non di più.
Primo fra tutti, la capacità del pasto di far crescere i livelli di glucosio nel sangue. Una capacità espressa in due numeri: l’indice glicemico, che in pratica indica la velocità con cui i carboidrati in un dato cibo sono assorbiti, e il carico glicemico, che tiene conto anche della quantità effettiva di carboidrati racchiusi in una dose dell’alimento.
Gli alimenti ricchi di carboidrati e con alto indice glicemico sono quelli a cui prestare più attenzione, perché innalzano rapidamente i livelli di glucosio portandoli a picchi che, se ripetuti pasto dopo pasto, scompaginano i nostri meccanismi regolativi. Prediligiamo dunque i cibi che abbassano l’indice glicemico come l’avocado, il cocco, il salmone, la frutta in guscio, il pomodoro, il limone e tanti altri. Alla fine, a forse di mangiare sano, il nostro corpo andrà alla ricerca solo di ciò che fa bene e proveremo un senso di rifiuto verso il cibo spazzatura che tanto ci piaceva prima.
Durante la giornata, nel dubbio su cosa mangiare, appuntiamoci i punti più importanti non solo per il nostro dimagrimento, ma per il benessere del nostro fisico:
sì a frutta, verdura e legumi; riduciamo gli snack altamente raffinati o zuccherini, cui vanno preferiti cibi integrali e il meno lavorati possibile; evitiamo le bibite dolci, un punto fondamentale anche per i bambini. Poi, naturalmente, chi ha bisogno di una dieta importante per perdere tanti chili, deve rivolgersi agli specialisti.
Di Raffaella Ponzo
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