Lui è uno dei giovani designer Italiani fra i più amati dalle celebs di tutto il mondo, i suoi magnifici abiti sono indossati dalle donne più belle e famose nei red carpet e nelle manifestazioni più importanti.
In questa intervista a cuore aperto Gabriele Fiorucci Bucciarelli, ci racconta dei suoi inizi e di come ha deciso fin da bambino di diventare uno stilista.
Delle cose che lo appassionano maggiormente ogni giorno nel suo lavoro, fino alle ultime due collezione prodotte. In una toccante verità, ci parla inoltre della recente scomparsa della madre tanto amata e di come questo lo abbia ispirato nella realizzazione della collezione A.I. 2019-20, presentata in esclusa, prima alla Milano Fashion Week e poi a Parigi. Ecco cosa ha svelato a Sfilate.it.
di Franco Lorenzon
Quando hai capito che saresti diventato un designer?
Ho iniziato a disegnare e a sognare abiti che ancora a fatica riuscivo a usare una matita e dei colori, eppure… disegnavo in continuazione. Lo preferivo a qualsiasi cosa. Ricordava sempre la mia mamma che a 6 anni le dissi: “ Mamma vorrei smettere di andare a scuola (in prima elementare!), in fondo io disegno e questo è già un lavoro, noi studiamo per arrivare a lavorare un giorno, quindi perché non posso disegnare e basta… già da allora?”
Ma aldilà di questo episodio, ho capito che sarei diventato realmente un designer quando qualcuno (era l’ epoca dello IED), ha dimostrato interesse professionale per me, ed era un grande, anzi… un grandissimo.
Cosa ti appaga di più del tuo lavoro?
È strano a dirsi ma oggi… sono poche le cose che appagano veramente, penso che oggi, i lavori, per certi versi siano tutti uguali. Nel mio per fortuna c’è quel qualcosa di speciale.
Quando alla fine di una nuova collezione scatto lo shooting, e vedo ogni capo, finito, nei suoi dettagli, così come l’ho pensato, sognato, voluto, per mesi… beh quel sogno rivive, SEMPRE, ed è magia pura. Ecco, non so quanta “magia” ci sia lavorando in banca, o in posta (con tutto il rispetto, anche perché le mie radici sono da Ingegnere).
Parlaci della tua collezione primavera estate 2019
La collezione SS 2019 credo sia un Unicum di tutta la mia storia, e di tutte le mie precedenti collezioni. I Best Sellers di tutto il mio storico rivisitati in una chiave che non avevo mai osato usare: I COLORI.
E quando parlo di colori, intendo proprio la tinta in assoluto. Gialli pieni e caldi mescolati a toni di nude, rossi carichi e lacca intessuti con fucsia accesi, verdi smeraldo acuti, rosa cipria brillanti, oro e argento accostati al bianco e nero. Molto spesso lavorati in Plain Color, senza mediazioni, blocchi di colore.
Con i miei tessuti preziosi, le laccature, le paillettes in tutte le loro declinazioni e tanto, tanto ricamo (ovviamente a mano, e assolutamente MADE IN ITALY).
Quali sono i capi che le tue clienti apprezzano di più?
Le mie clienti amano ormai da anni i miei wrap-dress, quasi one-size, questi incredibili abiti da sera couture che nascono dalla semplice “vestaglia della Lingerie”, nella sua evoluzione più sofisticata, ma anche più sexy.
E così ugualmente i miei body ricamati da indossare con i pantaloni palazzo amplissimi da sembrare gonne a ruota, ormai davvero un status del Mio Brand. E non posso non includere un materiale: la crinolina.
Nel suo recupero moderno dalla storia, uno strumento versatile, da plasmare e da manipolare per creare forme, geometrie ed anche fluidità mirate, che non scorrono mai fuori dai binari, e qui… le mie radici da ingegnere escono con veemenza.
Ci dai un’anteprima sulla collezione autunno inverno 2019/20 che hai presentato a Parigi
Quest’ultimo anno è stato quello che ha segnato più di tutti la mia vita. Ho perso la persona che ho sempre amato più della mia stessa vita, mia madre. Ho combattuto con lei, per mesi, certo di vincere, ma non sempre le cose vanno come speriamo. Questa cosa all’inizio mi ha tolto ogni emozione, e poi invece ne ho provate talmente tante che ho dovuto trovare il cassetto giusto per infilarle tutte li, insieme, ed è nata la nuova FW 2019/2020.
La collezione non poteva non che chiamarsi “Luci scintillanti nel buio” E cerca di raccontare che… quando scopri che non c’è più bisogno dei colori, perché TUTTI un giorno cammineremo attraverso una lunga Notte Oscura, solo in quel momento capiremo che la cosa più importante da fare è: BRILLARE NEL BUIO… in quel buio!
Perché la luce, non solo illumina, ma ci indica anche la via. Permette che si parli di te, che ti si noti, che realmente ti si veda, l’unica cosa che conta è: ESSERCI. Essere se stessi… anche nel buio. Diversi forse, ma senza paura. In un mondo dove sembriamo tutti uguali, abbiamo bisogno di essere avvolti dalla magia della luce, con i suoi scintillanti bagliori di tutti i colori, anche quando siamo immersi nel “nero”. Una rinascita punk, affascinante e couture.
Rigido e fluido costruiscono e abbattono qualsiasi barriera. Mentre, metri e metri, di tessuti preziosi hanno il solo scopo di affermare la propria presenza. Fra questi il plissé, il tulle plissé, le piume nelle loro iridescenti sfumature, decine di metri e di sete, tutte mescolate con paillettes e cristalli per essere finalmente quello che volevo!
La nuova collezione GABRIELE FIORUCCI BUCCIARELLI Autunno Inverno 2019/2020. Se sei nel buio più profondo e non vedi la luce, devi brillare! Per diventare TU stesso, LA LUCE.
Dedicato a te, mamma!