Katharina Von Bruchhausen: le regole di comportamento della Regina del Galateo.
Ha ereditato la sua classe dal padre tedesco e dalla madre altoatesina, entrambi nobili, ma il Galateo, ci ha detto Katharina Von Bruchhausen, “non educa solo il comportamento, ma anche il cuore”.
Katharina von Bruchhausen è nata e cresciuta tra Germania e Alto Adige. Per oltre quindici anni ha lavorato a Milano in diverse agenzie di comunicazione, occupandosi di organizzazione eventi, formazione e comunicazione strategica. Ma alla fine Katharina ha deciso di fare tesoro delle sue origini nobili, attraverso una originale attività, insegnare il galateo. Fonda quindi la prima scuola italiana di galateo la KvB- Galateo e la KvB Business Academy, il progetto di formazione al galateo aziendale e alla business etiquette dedicato esclusivamente al target dei professionisti e dei manager.
come è nata l’idea di insegnare il galateo?
Sono ormai più di vent’anni che lavoro nel campo della comunicazione e aiuto le persone a ottimizzare il loro modo di comunicare. Negli ultimi anni ho notato che, oltre a saper comunicare, è fondamentale sapere come comportarsi in modo appropriato a qualsiasi occasione della vita privata e professionale.
Oggi faccio parte del Consiglio d’amministrazione dell’Accademia del Galateo Germania, il punto di riferimento europeo per il galateo moderno.
Quanto è importante, oggi, conoscere le buone maniere?
E’ più importante che mai. Chi conosce le regole del galateo diventa più sicuro di sé, sa sempre che tono utilizzare per comunicare, e non ha più timori rispetto a qualsivoglia evento pubblico, festa privata o evento aziendale. Alla base di queste regole ci sono i valori tradizionali, come il rispetto, la tolleranza e la stima verso il prossimo. Anche nella vita lavorativa sono passati ormai i tempi dei “padri padroni”, è importante poter contare su soft skills che danno un valore aggiunto. Prendere coscienza di sé, del proprio ruolo nelle diverse situazioni della vita e del lavoro, e dell’immagine che si trasmette verso l’esterno è fondamentale per ottimizzare i rapporti sociali, sia professionali, sia della vita privata.
Nel tuo bel sito si parla molto di business etiquette. Sono molti i professionisti che si rivolgono a te?
Il fatto è che ogni dipendente o collaboratore, indipendentemente dal proprio ruolo, diventa automaticamente il biglietto da visita della società per la quale lavora.
Gestendo quotidianamente il rapporto con colleghi, clienti e capi, il comportamento incide in misura elevata sul grado di soddisfazione del cliente, l’immagine della società e quindi anche sul suo successo ed è quindi fondamentale ricevere le indicazioni per poter migliorare.
Sono tante le aziende, sia di piccole medie dimensioni, sia multinazionali che organizzano ciclicamente per i propri dipendenti e il managament corsi con me. Sempre di più tengo anche coaching individuali, corsi one to one con contenuti creati ad hoc. Un’altra cosa molto richiesta sono i miei speech su tematiche legate alla business etiquette, il linguaggio del corpo nel mondo degli affari, la netiqeutte ecc.
Quali sono gli errori più comuni che fa la gente?
L’errore più comune è di dimenticarsi degli altri. Di non prendersi il tempo necessario per salutare, con una stretta di mano, un sorriso sincero, guardando negli occhi della persona che abbiamo di fronte. Insomma, l’unico vero errore è di non dimostrare rispetto e stima. Essere educati e seguire le norme del galateo, non è nient’altro che pensare sempre cinque minuti in avanti, cercando di capire come mettere al proprio agio le persone che ci stanno vicino. Un sorriso, un grazie e un prego, possono veramente fare piccoli miracoli.
Ci puoi dare qualche regola di comportamento per fare sempre bella figura? A tavola ad esempio, nota dolente di tutti noi…
A tavola diciamo che la postura è fondamentale. La schiena non deve appoggiare mai allo schienale, i gomiti vanno tenuti vicino al corpo e le mani stanno sul tavolo, a destra e sinistra del piatto.
Il tovagliolo invece, va appoggiato solo e sempre sulle gambe.
E le posate, c’è sempre grande confusione sia nel posizionarle, che nell’usarle…
Quando si apparecchia la tavola, le posate da dessert vanno posizionate sopra il piatto. Prima la forchetta – con il manico girato verso sinistra – e sopra il cucchiaio – con il manico girato verso destra. La forchetta va quindi presa poi con la mano sinistra e il cucchiaio con la mano destra.
Se invece servite come ultima portata del formaggio, sostituite il cucchiaino con un coltello. Mi raccomando, si mastica a bocca chiusa!
Ci sono dei cibi, come l’omelette, che creano un dubbio, usare o no il coltello. Ci puoi schiarire le idee?
Uova, frittate e omelette si mangiano con solo la forchetta. Il coltello può essere eccezionalmente d’aiuto nel tagliare i bordi delle uova all’occhio di bue, ma è sicuramente più chic utilizzare soltanto la forchetta. In generale tutto quello che si può tagliare con la forchetta, non prevede l’uso del coltello.
Per quanto riguarda gli uomini invece, in questi anni è di gran tendenza la pochette da portare nel taschino. Ma come deve essere, abbinata alla cravatta o diversa?
La pochette dovrebbe essere sempre diversa dalla cravatta.
Se la cravatta è unicolor, la pochette può essere fantasia (quadretti, righe, rombi…), purché riprenda in parte anche il colore della cravatta, ma non sia uguale.
Se invece la cravatta è a fantasia, è bene che la pochette non abbia lo stesso disegno (cravatta a righe, pochette a pois), mentre una punta di colore che ricordi la cravatta è consentita.
Ho visto che organizzi anche dei seminari per i bambini. Ci spieghi cosa insegni ai più piccoli e cosa ti chiedono, le loro curiosità?
Nei corsi per i bambini dai 6-11 anni facciamo una parte iniziale, in cui spiego loro come stare in piedi, come stringere la mano, l’utilizzo del tu e del lei, del ciao/buongiorno/buonasera. Parliamo delle cose che a loro non piacciono, perché di solito i bambini sanno molto bene cosa si dovrebbe fare e cosa no. Poi loro imparano come si apparecchia la tavola, guardiamo i differenti tipi di posate, i bicchieri. Durante un pranzo o una cena, insegno poi loro come si mangia in modo corretto, come si tengono le posate, come si utilizza il tovagliolo, cosa si fa se succede un pasticcio ecc. I bambini amano molto imparare cose nuove e di solito si divertono ad esercitarsi a mangiare come piccoli principi e principesse. Chiedono di imparare come si tengono le posate e cosa si può mangiare con le mani. E poi chiedono i “perché” di tutte le regole, e io spiego i concetti della gentilezza, della tolleranza e del rispetto.
La tua è una attività in grande sviluppo, quali sono i progetti per il futuro?
Sto ampliando l’offerta dei corsi per aziende e manager e per il 2020 è prevista una grande novità. Per ora il cantiere è ancora in pieno lavoro, ma molto presto ci saranno le prime anticipazioni.
Ho appena lanciato il mio nuovo sito interamente legato al business www.kvb-academy.it dunque seguitemi per tutte le novità.