Se state cercando un pesce non allevato, pregiato e dalla carne consistente e saporita, la Ricciola è sicuramente uno dei migliori che possiate consumare.
Anzi, tra i vari “abitanti” del Mare Mediterraneo, è probabilmente quello di maggior valore, anche dal punto di vista nutrizionale. Ecco perchè!
Ha un sapore che ricorda vagamente quello del tonno, le sue carni sono saporite, magre e compatte e non hanno tante lische.
E’ la ricciola, un pesce d’acqua salata che predilige i mari poco freddi o temperati e si trova soprattutto nel mediterraneo, nell’oceano atlantico, in quello indiano e nel pacifico. Confusa molto spesso con la leccia, altro pesce al quale somiglia, la ricciola è un grande predatore e può raggiungere i 100 chili di peso e i 2 metri di lunghezza.
La ricciola fa parte della famiglia del pesce azzurro, e come tale apporta parecchi benefici dal punto di vista salutistico. in particolare, grazie alla presenza dei suoi acidi grassi omega-3, si rivela un toccasana nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e cardiovascolari. È una fonte di proteine e sali minerali (in particolare fosforo e potassio) che aiutano a mantenere la pressione nella norma e a diminuire il rischio di calcoli renali ricorrenti oltre al rischio di perdere tessuto osseo durante l’invecchiamento.
Trattandosi di un pesce pregiato dalle carni bianche facilmente digeribili e magre, il suo consumo è indicato in un regime alimentare ipocalorico e in coloro che soffrono di disturbi gastrointestinali. contiene inoltre la vitamina a, fondamentale per la vista, e la vitamina d, essenziale per lo sviluppo e il rafforzamento delle ossa, per il mantenimento dei livelli di calcio e di fosforo nel sangue, oltre che per la crescita dei denti.
Che sia acquistato sulla bancherella del mercato o nella grande distribuzione poco cambia. La regola che vale per tutti i pesci è sempre quella di accertarsi che siano freschi.
Ecco come:
Gli occhi: devono essere trasparenti, vivaci e convessi, non con la pupilla arrossata.
Le scaglie: ben lucenti e aderenti con le branchie siano rosse.
La carne: Esercitando una leggera pressione sulla carne del pesce, dovrà risultare compatta e soda.
L’odore: deve essere delicato e piacevole, non intenso.
Nel caso in cui si voglia acquistare il filetto di ricciola, oltre alla carne compatta e all’odore delicato, dovrete essere certi che il pesce non presenti alcuna striatura rossa, indice di scarsa freschezza.
Come tutti i pesci anche la ricciola si deteriora in tempi brevissimi, va quindi consumata entro le 24 ore dal suo acquisto riponendola in frigorifero. In alternativa, una volta acquistata fresca (sincerarsi che il prodotto non sia già stato scongelato) può essere riposta nel freezer, già eviscerata e ben asciugata, e chiusa in sacchetti idonei al congelamento, eliminando l’aria.
Per scongelare successivamente la ricciola, sarà necessario riporla in frigorifero dandole il tempo di diventare morbida. L’importante è non lasciarla fuori dal frigorifero per evitare la proliferazione dei batteri. In alternativa può essere scongelata direttamente nel microonde utilizzando il programma apposito. Nel caso si volesse consumare cruda è bene congelare la ricciola per almeno 48 ore nel freezer a -18°C (congelatore a tre o più stelle) prima di scongelarla e consumarla.
Pulire la ricciola non è complicato. Basta munirsi di tagliere, coltello e forbici. Procedere con un un’incisione appena sotto le branchie, sul dorso, quindi estrarre le interiora e sciacquare abbondantemente con acqua corrente fredda. Tagliare con le forbici le pinne più dure e rimuovere con il coltello le squame passandolo dalla coda verso la testa. Infine, risciacquare abbondantemente con acqua corrente fredda. Se la ricciola è già disposta a tranci basterà sciacquarla sotto acqua corrente fredda.
l23,14 g di proteine l5,24 g di grassi l0 g di carboidrati l143 calorie
COME CUCINARLA
La ricciola si presta molto bene nelle preparazioni a crudo ma sarà assolutamente necessario sottoporla prima a una fase di “abbattimento”, per essere certi di debellare l’eventuale parassita intestinale, l’anisakis. E’ ottima anche al vapore, condita con un po’ di olio extra- vergine d’oliva, oppure cucinata nel forno o al cartoccio.
Ingredienti:
1 ricciola da 2 chili
1 limone
2 cipollotti
3 carote
carta da forno
pellicola d’argento
olio e.v.
sale
origano
Preparazione:
Pulite il pesce e tamponatelo con della carta assorbente. Adagiatelo in una pirofila in un’ampia carta da forno. Lavate accuratamente un limone, tagliatelo a fette sottili (privandole dei semini) e disponetele sul pesce. Tagliate i cipollotti a rondelle e le carote a dadini e disponeteli anch’essi sul pesce , sbriciolateci sopra un po’ di origano, un po’ di sale e un filo d’olio extravergine d’oliva. Richiudete il cartoccio come fosse una caramella e cuocete in forno a 180. Se necessario, servite la ricciola con ulteriore olio extravergine d’oliva messo a crudo.
Di Raffaella Ponzo
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