L’infanzia di Coco Chanel nella sfilata Haute Couture PE 2020

Il Grand Palais, storica location degli eventi Chanel, si trasforma e diventa uno dei luoghi chiave dell'infanzia della stilista più amata della moda.

Il Grand Palais, storica location degli eventi Chanel, si trasforma e diventa uno dei luoghi chiave dell’infanzia della stilista più amata della moda.
All’interno della struttura è stato realizzato un delicato giardino che strizza l’occhio a quello del chiostro e che circonda le modelle che vi incendono indossando i capi in cui il bouclé la fa da protagonista.

A emozionare i presenti è la fedele ricostruzione del luogo dove Coco Chanel ha vissuto dal 1895, anno della morte della madre: l’orfanotrofio dell’antica abbazia cistercense di Aubazine, a Corrèze.

Un luogo senza tempo, lontano dal mondo, che ha segnato, con le sue immagini e il suo pudore, il senso estetico di Coco Chanel.
Tutto dell’antica abbazia sembra aver affascinato e plasmato l’immaginazione di questa ragazza dal carattere forte che un giorno sarebbe diventata Mademoiselle.
I mosaici con gli stemmi dell’abbazia, le vetrate con raffigurati sole, stelle e luna, quei pavimento in marmo a scacchi binaco e neri avrebbero ispirato l’intreccio del logo e le stampe di intere collezioni.

“Quello che mi piacque subito fu che il giardino del chiostro era incolto. Era molto soleggiato. Il posto mi ha fatto pensare all’estate, una brezza profumata di fiori. Volevo ricami floreali come un erbario, fiori delicati. Quello che mi interessava in questo arredamento era il paradosso tra la raffinatezza della Haute Couture e la semplicità di questo luogo”, ha raccontato Viard.

Un paradosso che ha sempre accompagnato la grandissima stilista, tanto che Jean Cocteau scrisse “Mademoiselle Chanel ha imposto l’invisibile: ha imposto la nobiltà del silenzio sul furore dell’alta società”

Un silenzio che senza dubbio proveniva dal chiostro dell’abbazia di Aubazine con i suoi fiori di campo, le sue lenzuola che si asciugavano al sole profumate di sapone e pulizia, la sua perfetta geometria e serenità. “È un posto molto toccante, molto stimolante. Mi sono sentito bene lì ”, conclude Virginie Viard.

A chiudere questa seconda sfilata di Alta Moda firmata da Virginie Viard, ex braccio destro e oggi sostituta di Karl Lagerfeld dopo la sua morte un anno fa, l’immancabile abito da sposa, volutamente monacale.

Il trend che spopolerà nei social?
I collant bianchi e velati, decisamente anni ’60.

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