In tempo di smart working apriamo “letteralmente” la casa al mondo esterno: amici, colleghi, clienti li incontriamo, seppur virtualmente, proprio a casa.
Conference di lavoro, una birra virtuale con gli amici, caffè alla sera con i familiari, trasformano la webcam del nostro PC nella Regina assoluta di questi giorni di quarantena.
Ci pensano poi gli scatti sui social – facebook, instagram, whatapp e chi più ne ha più ne metta – a dare il quadro completo del nostro appartamento.
Tra una foto alle prese con lo yoga, una nei panni di provetti chef, i dettagli della nostra dimora svelano angoli segreti e i nostri oggetti di design preferiti.
Gli amanti della privacy e della praticità hanno organizzato da subito una piccola area neutra da cui lavorare.
Colossi come Ikea hanno scommesso su postazioni lavorative low cost da casa, proponendo il lavoro smart con scrivania a scomparsa nella libreria che fungerà anche da “scenografia” alla call.
Di fronte a noi tutto è ben organizzato ma, dobbiamo anche riflettere sull’inquadratura della webcam alle nostre spalle.
Certamente non tutti possiamo incorniciare le video chiamate tra la classicissima libreria bianco laccata ed il prestigioso camino in marmo di Carrara, ma, ciò nonostante, possiamo agevolmente ed elegantemente risolvere il problema con dei giochi di colore di sicuro glamour.
Bastano infatti un quadro di dimensioni importanti, ricco di pennellate di colore, o uno specchio con la cornice decò dorata per fare un figurone e dare brio anche alle call più monotone.
Del resto l’unione attraverso i colori e i materiali, rende l’ambiente più efficiente, caldo e funzionale.
Ad amplificare questa sensazione di accoglienza ci pensano tappeti e tende in tessuto, volutamente leggere per illuminare bene gli spazi di lavoro e regalare a questo ambiente un tocco deciso della nostra personalità.
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