Dal Bolognese, il famoso ristorante che ha accolto tanti personaggi simbolo della Dolce Vita a Roma e a Milano, ha una lunga storia e un futuro tutto da inventare. Il presente? Gustoso più che mai!
Ettore Tomaselli figlio del titolare di Dal Bolognese Alfredo Tomaselli, rappresenta sicuramente il futuro di questo famoso ristorante e in questa intervista ci racconta le origini di una attività divenuta in tutto il mondo, simbolo dell’eccellenza del buon mangiare italiano.
Signor Tomaselli, Dal Bolognese sia a Roma che a Milano è simbolo della buona cucina, qual è il vostro segreto?
Sicuramente la qualità degli ingredienti, le materie prime selezionate sempre con cura e poi la nostra passione e la nostra semplicità.
Quali sono le ricette della tradizione a cui siete più legati?
I primi piatti come la pasta fatta in casa, le fettuccine, la pasta gramigna e le lasagne. Poi ci sono i nostri ragù che hanno deliziato i palati di tutto il mondo,
Dal vostro ristorante sono passati tutti i personaggi più importanti, sia italiani che dal resto del mondo.
I nostri clienti sono stati e sono per noi tutti importanti. La cura del nostro cliente e quella dei nostri piatti, per noi è assolutamente prioritaria. Negli anni per noi è stato sempre importante mantenere famigliarità e complicità con la maggior parte di loro.
Dietro Dal Bolognese c’è una storia di rivincita, di caparbietà e successo…
Sì, mio nonno da cui ho preso il nome, Ettore Tomaselli, dalla fabbrica Ducati in cui lavorava nel dopo guerra, si trasferì in Marocco in cerca di un futuro migliore e lì, invece di oliare motori, scoprì che il suo vero talento era in cucina.
Sua madre Elvira aveva una sorella, la Cesarina, titolare del glorioso ristorante omonimo, dunque dai pistoni passò alle padelle. Prese poi in gestione del circolo del tennis di Casablanca, se la cavava bene e un direttore di banca gli prestò il denaro giusto per aprire un ristorante.
Gli affari andavano bene e nel 1955 nacque mio padre Alfredo, ma quando il Marocco conquistò l’indipendenza, la mia famiglia dovette andar via e tornare in Italia.
A Roma c’era da comprare un locale in piazza del Popolo, il nome è proprio quello attuale Dal Bolognese.
Mio nonno Ettore tirò fuori 30 milioni, siamo in pieno boom, ma la dolce vita romana si svolge più in là, via Veneto.
La trattoria faceva venti coperti a sera, ma piano piano il ristorante si fa conoscere: spuntano Moravia e la Morante, Flaiano e Schifano, Festa,, gli intellettuali e poi i personaggi più blasonati.
Una storia di successo, segnata da infiniti passi, che hanno permesso alla famiglia Tomaselli di diventare protagonisti della cucina italiana ad altissimo livello da Milano e Roma.
La più grande sfida sarà di mantenere la nostra storicità, la nostra tradizione, ma fondendola e rendendola attuale proprio come è la richiesta odierna.
Come affrontate l’attuale momento difficile italiano?
Con ottimismo, rimboccandoci le maniche, dando nuova vita a nuovi progetti, senza mai farsi prendere dallo sconforto.
Oltre a gustare i vostri menu al tavolo, li possiamo ordinare a casa?
Certamente, abbiamo attivato il Servizio di Delivery: Dal Bolognese a casa Vostra, con un ampia scelta del nostro menù tradizionale. Novità assoluta è il Delivery dedicato ai bimbi , che insieme al pranzo o alla cena riceveranno un simpatico regalo.
Di Raffaella Ponzo
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