La sfilata di Emporio Armani alla Milano Fashion Week porta strizza l’occhio agli anni ’80.
L’armonia di forme e l’eleganza sciolta che sono l’essenza dello stile Armani, in Emporio Armani sono declinati in chiave scattante, eclettica, metropolitana, toccata da lampi di morbida ironia.
Questa stagione il rimando al vocabolario armaniano – in particolare degli anni ’80 – è deciso almeno quanto evidente è il tocco leggero nello stravolgerlo con punte di colore acceso e accessori sorprendenti, in un dialogo continuo di specchiature e rimandi tra l’uomo e la donna.
Identica è l’attitudine, la ricerca dei grafismi macro, l’evocazione sottile di raffinatezze da camera e persino l’occhieggiare, improvviso, di una cravatta.
La silhouette femminile è allungata e sottile, con la vita alta. in un gioco di contrappunti, l’opacità della maglia si alterna al bagliore serico del velluto, le lunghezze maxi dei cappotti al corto degli shorts indossati sempre sulle calze coprenti.
I blazer sono soft, illuminati da bottoni a boule; le giacche corte con coulisse richiamano il mondo dello sport, inteso principalmente come atteggiamento. grafismi in forma di stampa e di ricamo percorrono le superfici, mentre tute e spalline evocano pragmatismi marziali in chiave glam.
Improvvise, le stampe effetto patchwork sugli abiti di velluto danno movimento a un flusso cromatico nel quale spiccano note accese di viola e di rosa su una base di nero che di sera diventa scintillante. tocchi di colore grafico e di velluto punteggiano gli accessori: scarpe dai tacchi bassi, stivali calza, piccole borse a mano.
Atmosfere pop per l’uomo, la ricerca di morbidezza si traduce in nuovi volumi e nuove funzioni d’uso.
La silhouette è liquida e decostruita: le giacche sono ampie, dalle spalle scese: foderate di pelo, sostituiscono i cappotti, mentre i cappotti stessi, realizzati in maglia o in tessuti di maglia, sono avvolgenti e caldi come vestaglie.
Il corpo, scattante, è toccato appena da volumi che liberano i movimenti; i pantaloni morbidi con risvolti evidenti hanno pinces profonde e vita alta. le raffinatezze da camera, suggerite dai blazer senza collo come smoking jacket, convivono con la rilettura delle forme dello sport: pullover e anorak di montone, oppure di lane spigate, blouson sui quali patchwork di maglia e montone creano inediti camouflage.
L’abito sartoriale, con cravatta, è realizzato in tessuto effetto denim.
Di sera domina il nero, discreto seppur luminoso e vellutato. le scarpe hanno suole alte, le borse sono ampie e ripiegate, da portare a mano.
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