Il set up delle sfilate Giorgio Armani donna e uomo autunno/inverno 21/22 consiste di un solo elemento scenico: un grande gorilla, posizionato al centro del logo GA bianco proiettato sul pavimento nero del teatro. Intorno si snoda la passerella.
Il gorilla è una riproduzione, alta 147 cm e realizzata in resina verde dai riflessi blu dall’artista Marcantonio Raimondi Malerba, di Uri, il primate nero a grandezza naturale, proveniente da un set cinematografico, donato molti anni fa allo stilista e da allora parte dell’arredo del suo salotto di casa.
Uri è una presenza fortemente simbolica. In quanto elemento di casa Armani concretizza il desiderio dello stilista di comunicare in modo diretto, personale, senza filtri.
Oltre a rappresentare il forte legame di Giorgio Armani con il cinema, è segno dell’impegno verso l’ambiente e la sua salvaguardia.
Il gorilla è infatti una specie a rischio di estinzione ed è per questo che il Gruppo Armani nel 2020 ha devoluto fondi al WWF (World Wide Fund for Nature) per sostenerne la protezione.
“Uri, un nome biblico che significa fiammeggiante, è un elemento eccentrico, di forte contrasto con l’ambiente domestico che lo ospita. Riflette il mio grande amore per gli animali e la natura e contribuisce a creare, con leggerezza, una sorta di oasi nella mia casa di Milano.
Ho pensato di metterlo al centro della scena perché mi sembra fondamentale, oggi più che mai, ricordare in ogni occasione quanto sia importante la salvaguardia del mondo naturale.
Il mio impegno su questo fronte è grande” sottolinea Giorgio Armani che porta sulla passerella anche il suo stile indiscusso.
Notturno, questo il nome della sfilata alla Milano Fashion Week, è l’evoluzione naturale dello stile del Maestro, che fluisce pur mantenendo sempre il gusto della linearità.
Il morbido rigore che esalta la femminilità e la personalità, viene, pere il prossimo autunno inverno 2021/22 reso più romantico da giochi di colore, con tinte acquose, di verdi dai riflessi turchesi, viola pallidi e rosa tenui.
Le ruches, che donano un tocco romantico in più, rendono più intrigante il collo delle camicie, il profilo di piccoli cappotti a scatola e il polso delle maglie.
La collezione si muove in un’atmosfera impalpabile e notturna e porta anche in pieno giorno i bagliori serici del velluto, gli scintillii delle stampe check disegnate da cristalli, i motivi astratti come infiorescenze astrali.
La silhouette è liquida, allungate e avvolgente.
Le giacche segnano la vita, i blazer si fanno lunghi, i caban hanno volumi accoglienti, i pantaloni si liberano in profili ad ala.
Maschile e femminile, giorno e notte, i neri si alternano ai blu, in un meraviglioso gioco di contrasti armonici.
Il guardaroba è articolato, una raccolta di capi che, aggiornati, attraversano le decadi in rapidi passaggi, abiti che ciascun uomo può indossare e mescolare come vuole, per esprimere la sua personalità.
Non manca quel tocco di eclettismo nell’immaginare nuovi volumi e abbinamenti, le giacche sono soft e svuotate come camicie, i cappotti morbidi e avvolgenti, le maglie aderiscono al busto e sono percorse da disegni geometrici.
Tinte naturali si alternano a blu profondi e nero, a lampi di cuoio, reso brillante dal velluto.
E’ il ritratto di un uomo disinvolto e consapevole, che di sera può anche rinunciare alla giacca e indossare una camicia di velluto.
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