L’Ashtanga è una forma di Yoga dinamico, e questo perché non si tratta di una pratica parziale, solo riferita alla componente fisica, bensì ha molto a che fare anche con il piano spirituale. Scopriamolo insieme.
La yoga rappresenta la sintesi perfetta tra cura del corpo e cura delle mente. Le discipline sono tante, tra queste l’Ashtanga Yoga, che significa letteralmente “Yoga degli otto livelli“, in riferimento agli otto livelli descritti nello Yoga Sutra.
Ecco nel dettaglio quali sono:
1 – discipline etiche (Yama)
2 – adempimenti (Nyama)
3 – posture (Asana)
4 – controllo del respiro (Pranayama)
5 – ritrazione dei sensi (Pratyahara)
6 – concentrazione (Dharana)
7 – meditazione (Dhyana)
8 – contemplazione (Samadhi).
Tali livelli però, non sono isolati, ma in interazione l’uno con l’altro, ad esempio, l’asana, cioè la postura, è la base di una corretta pratica del pranayama, cioè del controllo del respiro.
I primi quattro livelli sono vere e proprie azioni fisiche, che portano alla crescita dei successivi quattro, più spirituali ed interiori. Insomma, una disciplina, come tutte quelle che riguardano le varie correnti della filosofia Yoga, che intende l’individuo come qualcosa di – appunto – indivisibile, tra mente e corpo.
Ashtanga Yoga e dimagrimento
Ashtanga Yoga è anche utile per perdere quei chili che ci danno fastidio. Rimettendo in armonia il corpo con lo spirito infatti, tende a creare una disciplina quotidiana che ci porta ad eliminare la cosiddetta “fame nervosa”.
Gli asana dello yoga poi, sono un autentico toccasana per il fisico, perché contribuiscono a rendere il corpo elastico e sciolto e, alcuni di essi, contribuiscono a diminuire il girovita, come ad esempio la posizione della pinza, paschimottasana) e appiattire la pancia (posizione della barca, paripurna navasana).
Asana come la posizione della candela (sarvangasana) o del cobra (bhujangasana) o del pesce (matsyasana) agiscono sulla tiroide il cui mal funzionamento può essere causa di un eccesso di peso.
Ricordiamo però, che la perdita di peso è un effetto secondario dello yoga che, seppur ben accetto, non sta alla base di questa disciplina che si occupa della crescita interiori, in parallelo con il benessere fisico.