Noemi con la sua bellissima canzone portata a Sanremo, Glicine, ha letteralmente stregato il palcoscenico.
Ma oltre alla sua voce, il pubblico da casa è rimasto incantato dalla sua bellezza e dal suo corpo così diverso dal passato.
Precisiamo, non perché Noemi avesse un brutto corpo, tutt’altro, era morbida e con quei capelli rossi e lunghi, sembrava quasi uscire da un meraviglioso quadro del Botticelli.
Quello che ha destato stupore è solo la diversità, altrettanto bella, rispetto a com’era in passato.
In realtà Noemi era già dimagrita due anni fa in vista del matrimonio con Gabriele Greco, suo bassista, grazie ad una dieta dissociata.
Ma dopo la quarantena, un po’ come Adele, è apparsa al grande pubblico decisamente più magra, di ben 15 chili, come ha detto la sua nuova nutrizionista, la Dott.ssa Monica Germani. Infatti ad una alimentazione sana, la cantante ha aggiunto un allenamento ad alta intensità, chiamato Tabata. Insomma, come dice Noemi: “Vai bene solo se vai bene a te stesso”. E così è partita la sua metamorfosi, che è iniziata dalla testa, per arrivare al corpo.
Per quanto riguarda l’alimentazione, la dottoressa Germani ha spiegato che basa il suo approccio alla dieta sulla moderazione a tavola senza demonizzare il cibo e su una personalizzazione del regime alimentare grazie al test del DNA.
La sua dieta è flessibile perché, come spiega la Dott.ssa: «Noemi adesso sa mangiarsi hamburger e patatine in serenità e sa come bilanciare durante il pasto successivo, riducendo il carico di grassi, carboidrati e cucinandosi magari un uovo alla pizzaiola che è tutt’altro che triste, ma controllato dal punto di vista calorico. Noemi ha acquisito delle abitudini che la rendono libera. Liberarsi dal peso psicologico della dieta è fondamentale per mantenere il risultato a lungo».
Per una donna come Noemi, con un fabbisogno di 1800/2000 calorie giornaliere, una dieta da 1300-1400 calorie permette di perdere dai 2 ai 3 chili al mese. Ma se si aggiunge l’allenamento Tabata, si perdono almeno due chili in più al mese.
Ma cos’è questo allenamento?
Il nome di questo allenamento potrà dire veramente poco ai non esperti di fitness, ma molti di noi avranno sentito parlare dell’allenamento HIIT, di cui il Tabata rappresenta appunto una tipologia.
Consiste appunto nell’esecuzione di sette o otto serie di esercizi ripetute al massimo dell’intensità, alternate da dieci secondi di recupero passivo.
La serie dura all’incirca quattro minuti. Necessita un riscaldamento e un’attivazione molto accurati.
Questo tipo di allenamento ha il vantaggio d’essere molto breve, seppur faticoso.
Il protocollo Tabata originale è stato analizzato sull’utilizzo della cyclette, ma è verosimile ipotizzare che si possano ottenere risultati simili anche con altre esecuzioni o esercizi, come lo spinning, la pratica dell’ellittica e la corsa, a casa su tapis roulant, ecc.
Allora, siete pronti alla remise en forme per l’estate?
Di Raffaella Ponzo
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