Il Gruppo Tod’s, attivo da sempre per la salvaguardia dell’arte, ha preso parte al restauro del Colosseo, contribuendo a restituire al mondo intero un monumento iconico, simbolo della storia di Roma e dell’Italia.
La fine della seconda fase del progetto avviene in un momento storico cruciale e si pone come esplicito messaggio di fiducia e come forte segno di ripresa.
Il piano degli interventi per il restauro del Colosseo, iniziati nel 2011, è un progetto voluto dall’allora Commissario Delegato per le Aree Archeologiche di Roma e Ostia Antica, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica di Roma e realizzato grazie al supporto del GruppoTod’s.
La seconda fase dei lavori, iniziati nel dicembre 2018, sotto la guida del nuovo istituto autonomo Parco Archeologico del Colosseo, ha interessato l’area degli ipogei, un monumento nel monumento che corrisponde alla parte dell’anfiteatro sottostante all’arena e, in età antica, invisibile agli spettatori.
Le operazioni di restauro hanno visto il coinvolgimento di più di 80 persone tra archeologi, restauratori, architetti, ingegneri, geometri e operai.
A conclusione dei lavori è stata installata una passerella lunga 160 metri accessibile a tutti, restituendo così ai visitatori del Colosseo un’area che mai prima d’ora era stata praticabile.
Dopo 781 giorni dall’apertura del cantiere e più di 55.700 ore di lavoro, le attività di restauro hanno riportato al loro antico splendore una superficie totale di 15.000 mq.
Questo secondo appalto consolida l’impegno del Gruppo Tod’s nei confronti di questo monumento Patrimonio dell’Umanità – un impegno che si era già manifestato con il sostegno al restauro del prospetto esterno del Colosseo, conclusosi nel 2016.
Il piano degli interventi continuerà con il restauro delle gallerie del II ordine, la messa a norma e l’implementazione degli impianti e la realizzazione di un centro servizi che consenta di portare all’esterno le attività di supporto alla visita, che attualmente si trovano all’interno del monumento.
• 2011: Il GruppoTod’s annuncia il suo supporto al progetto di restauro del Colosseo
• 2013: Inizio della prima fase, che ha riguardato il prospetto settentrionale e quello meridionale del Colosseo, pari
a circa 13.300 mq di superficie
• 2016: Conclusione della prima fase dell’intervento
• 2018: Inizio della seconda fase, che ha interessato l’area degli ipogei del Colosseo
• 2021: Il GruppoTod’s annuncia il termine della seconda fase del progetto di restauro
L’area degli ipogei si estende per circa mezzo ettaro e si articola in 14 setti murari che individuano un reticolo di corridoi, all’interno dei quali montacarichi, piattaforme ed elevatori consentivano a uomini, animali e scenografie di essere portate sul piano dell’arena.
La visione degli ipogei era preclusa agli spettatori essendo destinata al backstage dei grandiosi spettacoli che avvenivano sull’arena fino al 523 d.C., data in cui si attesta l’ultimo spettacolo.
Il Colosseo, che poteva ospitare tra i 50.000 e i 75.000 spettatori, era dotato di una serie di dispositivi tecnologici utilizzati per la comparsa di uomini, animali e apparati scenici sull’arena.
Tra gli apparati risalenti all’età Flavia sono ancora percepibili le sequenze di elevatori ospitate nei corridoi dell’area ipogea: rispettivamente 24 piattaforme mobili e 28 ascensori di legno, contenenti gabbie sollevate da argani.
15.000 mq di superficie totale restaurata, di cui:
4000 m2
superfici in travertino,
peperino e tufo
2.000 m2
protezioni di nuclei a vista delle
murature antiche
6.300 m2
superfici di laterizio
700 m2
superfici pavimentali
in opera spicata
1.000 m2
superfici ad intonaco
1.500 m2
superfici pavimentali
in cocciopesto
Il progetto di restauro è iniziato nel dicembre 2018 e si è concluso dopo 781 giorni,compresa la necessaria interruzione legata all’emergenza sanitaria mondiale. Le ore di lavoro complessive tra operai e restauratori sono state 55.723.
Le attività di cantiere hanno visto impegnati tre squadre di lavoro tra Gruppo Direzione Lavori,Commissione Collaudo e lmpresa, per un totale di 81 persone, di cui:
• 45 restauratori
• 14 archeologi
• 13 operai edili
• 4 ingegneri
• 3 architetti
• 2 geometri
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