Lo scorso 30 aprile è andata in scena a Seoul la prima sfilata di Dior nella Corea del Sud.
Nella capitale coreana la griffe di lusso francese ha organizzato uno spettacolare dèfilè alla Ewa Woman University, portando in scena una collezione che ha reso tributo all’heritage della Maison e celebrato la vivacità della città oltre che dell’Università di grande prestigio.
Un forte legame, quello di LVMH con il Paese asiatico, sottolineato anche dalla scelta della star coreana, Jisoo, cantante dei Blackpink, come ambassador globale di moda e bellezza per Dior.
Era presente anche lei alla sfilata che si è tenuto nello skatepark collocato nel campus universitario, dove è andata in scena una collezione da sogno con richiami pop e giovanili della Generazione Z.
La kermesse rientra nell’ambito di woman@Dior lanciato nel 2017, un programma di tutoraggio e formazione per studentesse che promuove la trasmissione di conoscenze e collaborazioni oltre che la trasmissioni di pluralità culturali.
Un sodalizio importante, tra Louis Vuitton e l’Asia, che ha scelto proprio la prestigiosa università per far sfilare la collezione presentata alla stampa lo scorso dicembre a Parigi.
Sotto i riflettori gonne a pieghe si alternano a kilt bianchi e neri, giacche che strizzano l’occhio al guardaroba di lui e gonne ultracorte da alternare a pantaloncini biker da portare con camiciette bianche e cravatte nere.
La maglieria si fa sofisticata con ricami in 3d e un accattivante zodiaco pixellato che richiama un videogioco.
Gli abiti da sera, pensati appositamente per la sfilata, riprendono i volumi delle silhouette emblematiche della Maison – come il modello Junon –, reinventate da tagli asimmetrici irresistibilmente audaci.
Una femminilità fresca, femminile e dannatamente chic!