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Interviste

Priscilla Salerno si racconta su Sfilate.it

Affrontare la vita, con i suoi alti e bassi, con forza e determinazione. Crederci sempre, con ottimismo e positività. Sono questi i mantra di Priscilla Salerno, attrice che nel porno ha trovata la strada che l’ha portata a diventare la Regina dell’Hard.

Semplice e disponibile, gentile e attenta, ci accompagna in una bella chiacchierata nel suo mondo, dall’infanzia al successo, si mette a nudo sui problemi di salute che l’hanno colpita e ti conquista con la resilienza con cui li ha affrontati.

Conosciamola attraverso le sue parole in questa piacevole lettura.

L’intervista a Priscilla Salerno

Dove hai trascorso la tua infanzia e che periodo è stato?

La mia infanzia l’ho trascorsa a Salerno, è stato un periodo bello. Mi ricordo che sono sempre stata più grande rispetto all’età che avevo, anche da bambina facevo già cose che facevano gli adolescenti: sapevo già cucinare, badavo a mia sorella Luana e molto altro. Ho avuto tante responsabilità fin da piccola.

Quali erano le tue passioni e i tuoi sogni da bambina?

Da piccola sognavo di diventare grande subito, perché avevo tantissima voglia di fare e vedevo il mondo con occhi diversi da come lo vedevano le mia amiche. A 15 anni  ricordo che mi alzavo la mattina per andare a lavorare in pasticceria, per poi dopo andare a scuola alle 8. Non avevo gran bisogno di lavorare, anche perché la mia famiglia stava bene, però volevo subito essere indipendente e non chiedere più i soldi a mio padre.

Caratterialmente se dovessi descriverti come lo faresti?

Mi reputo una persona riconoscente, buona, mi piace aiutare le persone senza secondi fini, disponibile, tenace. So ascoltare le persone, non sono emotiva e porgo sempre l’altra guancia prima di andare allo scontro.

Che studi hai svolto?

Non ho finito gli studi perché sono stata espulsa dalla scuola a causa di una lite molto accesa con una insegnante. Volevo diventare una professoressa di italiano e filosofia antica. Ero molto brava a scuola ma avevo una professoressa, di italiano, che veramente mi denigrava e umiliava; non c’è l’ho fatta più e le ho alzato le mani . Il mio futuro era scritto e, dopo questo evento, mi sono vista crollare il mondo addosso. Sono entrata in una depressione e in un tunnel veramente buio.

Come è nata la possibilità di lavorare nel mondo del porno?

Fin da ragazzina, ho sempre amato il mio corpo anche se, rispetto ad oggi, ero un po’ più in carne. Mi ricordo che c’era una mia amica di Salerno che già faceva lap-dance e mi ha invitato ad andare in una discoteca a Firenze per fare 10 minuti di balletto e togliermi il reggiseno.

Lavoravo già in uno studio legale e mi ricordo che presi i soldi di uno stipendio mensile con solo un balletto di 10 minuti. Mi sentivo bene sul palco, adoravo la gente che mi guardava e mi faceva i complimenti. Avevo  avuto veramente pochissime esperienze sessuali a 18 anni, anzi la mia prima era stata solamente un anno prima con il mio ragazzo. A casa mia il sesso era un taboo e non ne sapevo niente .

Una volta arrivata nel locale, c’era questo tavolo composto da un sacco di esponenti del porno di allora. Io non sapevo chi fossero, mi ricordo ancora che mi facevo chiamare Jessica. Una volta fatto il mio show, mi chiamò il proprietario del locale dicendomi che le persone di quel tavolo mi volevano parlare;  mi ricordo che Schicchi, una delle persone più influenti in quel mondo a quei tempi , mi disse che ero troppo per stare in un locale come quello e che sarei potuta diventare qualcuno nel mondo del porno così mi lascio il suo bigliettino da visita. Appena ho sentito la parola Porno sono scappata, anche perché da quando ero piccola in casa il porno era il male assoluto.

Dopo qualche mese, c’era il Maurizio Costanzo Show, io lo vidi e c’erano tutte le persone che stavano al tavolo nel locale; mi informai e scoprii che era un mondo completamente diverso da quello che mi avevano raccontato, cosi mi sono convinta a prendere anche io questa strada o almeno conoscere in prima persona questo mondo. Chiamai il numero del bigliettino da visita e da un giorno all’altro mi sono ritrovata nel mondo del porno e la cosa assurda è che ho cominciato a conoscere veramente la sfera sessuale sui set.

Hai avuto delle difficoltà inizialmente?

Si, la mia prima volta andai a Firenze a girare un video, firmai il contratto, ed era tutto perfetto ma quando dovetti salire sul palco scappai e mi chiusi in bagno per 5 ore. Poi tutto d’un tratto mi convinsi ad andare a girare e, già dalle prime scene, sembrava che facessi porno da una vita. Mi è riuscito veramente naturale. Da quel giorno lì, mi hanno dato il nome Priscilla, perché avevo dei tratti un po’ egiziani, e Salerno perché ero proprio la classica donna mediterranea del sud. Da lì, i è iniziata la mia bellissima carriera.

Come la presero i tuoi?

Io neanche glielo avevo detto che avevo girato un porno, è stata veramente una cosa surreale il modo in cui lo sono venuti a sapere. Mio padre lavorava in fabbrica e con i suoi colleghi  si scambiava i film da vedere. Un giorno gli avevano dato un dvd e lui non sapeva assolutamente di che film si trattasse, addirittura lo mise con mia madre di fianco e appena partì il video videro il mio porno.
Quando tornai a casa, tutti piangevano. Mio padre è rimasto in ginocchio paralizzato per ore davanti allo schermo. Mia madre mi disse che sarebbe stato meglio se me ne fossi andata via di casa.

Mi sono ritrovata per strada con tutta la gente che mi derideva, i miei amici non mi salutavano più , idem parenti, e ricevevo addirittura insulti per le vie.

Me ne sono fregata , sono andata in stazione, ho preso il primo treno per Milano e sono partita. Non ho rivisto la mia famiglia per più di 4 anni, nel frattempo sono diventata una delle attrici più famose al mondo.

Sei riuscita a recuperare il rapporto con i tuoi familiari successivamente?

Si, un giorno dopo 4 anni da quando me ne ero andata, mi chiamò mia sorella e mi disse che mia madre aveva avuto un infarto. Cosi decisi di partire e andai subito a trovarla in ospedale. Quando li vidi, i miei genitori  scoppiarono in lacrime chiedendomi perdono e quindi recuperammo i rapporti. Da quel giorno mia madre è diventata la mia migliore amica e addirittura mi confezionava lei i costumi per gli spettacoli.

Hanno capito che il porno non era il male ma anzi, è una cosa che mi rende  felice e che mi ha realizzato professionalmente.

Raccontaci un po’ come si è sviluppata la tua carriera e che difficoltà hai incontrato?

Mi sposai qui in Italia ma mio marito mi tradì, così l’ho lasciato e sono andata in America. Lì ho conosciuto un uomo di cui mi sono perdutamente innamorata, ma non potevo stare in America per più di 3 mesi, ero già sposata quindi non potevo neanche  sposarmi con lui in un altro Stato, quindi decisi di andare da un avvocato per vedere se avessi potuto rimanere di più e sono riuscita ad ottenere i documenti americani che mi permettevano di restare 6 anni.

Ho lavorato anche in tv e poi ho deciso di smettere un po’ con il porno e di laurearmi in architettura in lingua spagnola a Miami.

Per 6 anni ho vissuto un periodo meraviglioso anche perché non nascondevo chi fossi e nel frattempo lavoravo come architetto. Un giorno, dal nulla, scopro di essere malata: avevo il seno in setticemia e stavo morendo.

Tutto questo dalla notte al giorno. Sono stata trasportata con un aereo in Italia, perché la sanità negli Usa si deve pagare e il mio intervento sarebbe costato più di 50 mila dollari. Arrivata in Italia mi sono operata e mi sono svegliata senza seno.

Sono caduta in una depressione profondissima, ho tentato il suicidio due volte, ho iniziato a usare droga e volevo solo morire, mi sono chiusa in casa, coprivo tutti gli specchi e nessun dottore voleva operarmi perché non volevano assumersi la responsabilità di un’operazione tanto pericolosa.

Una mia amica, però, è riuscita a trovare un dottore di Verona  disposto a operarmi. Mi ha detto che era un tentativo veramente difficile e che non era sicura la riuscita,  ma ho deciso di tentare comunque e dopo un’operazione di oltre otto ore, dove stavo per morire, il chirurgo è riuscito a rimettermi le protesi e sono tornata come prima.

Mi ha salvato letteralmente la vita. Sono andata a Miami. ho divorziato da mio marito  perché mi aveva tradita e poi sono tornata in Italia. Ho cercato di capire come  il mondo del porno si fosse  evoluto nel periodo in cui io ne ero stata fuori. Ho investito gli ultimi soldi che mi erano rimasti per affiancarmi a persone che mi permettessero di capire come funzionava da un punto di vista digitale il porno.

Ora sono la prima pornostar italiana su OnlyFans, sono piena di lavoro, ho aperto la mia casa di produzione Priscilla Salerno Production con sede a Miami, sono entrata in politica e ho iniziato a combattere contro la violenza sulle donne e il revenge porn, ho anche  un’associazione che si chiama Altea, insegno educazione civica e sessuale a scuola, sono redattrice in convegni e collaboro con avvocati, giudici e magistrati per quanto riguarda il revenge porn, abbiamo promosso la legge nel 2019. Ora ho di nuovo il sorriso, avevo perso il mio cuore e ora l’ho ritrovato. C’è sempre qualcuno nella vita che ti da una speranza e tu devi coglierla sempre, questa è la mia filosofia e quello in cui credo profondamente.

Progetti futuri e proiezione di te tra 5 anni?

Non so dove voglio vivere, sto vendendo casa a Verona perché, anche se amo questa città, non mi piace più stare qua, non mi da più gioia. Vedo Verona come un grande bar perché tutti mi conoscono e io conosco tutti, però avendo vissuto anche tanti anni in America so quanto sia diverso.

Vorrei continuare a fare l’imprenditrice, diventare una politica affermata e continuare a fare quello che sto già facendo, mi candiderò sindaco di Salerno tra 3 anni.

Di Alessandro Tambasco

Alessandro

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