Da aprile a settembre, quando gli aristocratici chiudevano le loro grandi ville, erano i bohemien a recarsi nella Riviera francese. Era inevitabile che accadesse qualcosa di speciale quando personalità del calibro di F. Scott Fitzgerald, Picasso e Stravinsky si incontravano.
Quando poi Zelda Fitzgerald, Dora Maar e Bronislava Nijinska, Dorothy Parker, Josèphine Baker e Isadora Duncan si univano a loro, le donne da muse diventavano artiste.
Venivano creati autentici capolavori, nuove teorie venivano elaborate, prendeva forma uno stile sen]a tempo: lo stile Riviera.
Nessuno lo ha interpretato meglio di Renèe Perle. Ricordata nei libri di storia come la silenziosa musa e amante di Jacques Henri Lartigue, e la protagonista di alcune tra le sue più memorabili fotografie.
Ma merita maggiore credito; gli occhi bordati di khol, l’arco di Cupido perfettamente disegnato e le finger waves la distinguono tra tutte.
E i look principali della Primavera Estate 2023 di Max Mara sono ispirati al suo stile; tank top che lasciano la schiena scoperta, voluminosi pantaloni in tela, morbidi cappelli dall’ampia tesa per proteggersi dal sole, gonne lunghe e languide che abbracciano i fianchi per poi scivolare in un mare di godet.
Renèe Perle ha dipinto centinaia di autoritratti naif , non considerati dai critici, ma che indicano invece il notevole talento creativo di un’artista la cui vera oeuvre era la sua stessa immagine.
Come Perle personifica la moda, così Eileen Grey personifica l’architettura. A Roquebrune-Cap-Martin Eileen Gray ha costruito E1027, una villa in riva al mare per sè e per il suo amante, dando un’interpreta]ione al femminile del modernismo.
“La povertà dell’architettura moderna proviene dall’atrofia della sensualità”, ha dichiarato.
Rifuggendo dal rigido ascetismo dei maestri a lei contemporanei, la planimetria di Grey incorpora occasionali linee curve. Max Mara ne segue l’esempio con un sinuoso taglio a sbieco, la nuova e impavida femminilità si manifesta con stravaganti fiocchi in organza e stampe floreali tipiche dello stile di Renèe Perle e dell’arte vernacolare.
E1027 trasmette un senso di artigianalità, a ricordare che questa q una casa per una donna e un uomo, non per una macchina. Così come per Max Mara ogni capo q disegnato non soltanto per essere indossato, ma per essere vissuto. A conferma di ciò presenta una serie di total look in lino greggio, un filato non tinto che sembra iuta, talvolta lavorati con orli a frange.
Le silhouette strutturate dei classici cappotti assumono la delicata allure delle vestaglie da mare sbiadite dal sole. L’architettura della vita interiore´ di Gray si distingue per le sfumature di blu Mediterraneo che risvegliano il cuore; nello stesso colore Max Mara presenta la sua interpretazione delle bleu de travail in dril di cotone.
Erano assidui cronisti, gli habituè della Riviera. Tuttavia della vita privata di Renèe Perle sembra non essere rimasta traccia. Si incontrarono mai lei e Eileen Gray? Max Mara immagina di sì. Due donne con una visione condivisa della modernità che si affacciano sulla terrazza della E1027.
Nella luce del mattino, le vediamo rivolgere i loro sguardi allo scintillante blu horizon.
Fonte: Max Mara
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