Non tutti sanno che anche i profumi hanno un loro linguaggio e che il modo in cui percepiamo gli odori è legato anche ai nostri ricordi e alle nostre esperienze. In questo senso, la psicologia del profumo può essere utile per svelare il significato di fondo del nostro rapporto con gli odori e le fragranze.
Il profumo che scegliamo può vestire come un abito e completare la nostra personalità. Dopo aver scelto abiti, accessori, colori, trucco e acconciature, il profumo arricchisce la comunicazione con note olfattive memorabili.
Ha mai notato che certe fragranze suscitano inspiegabilmente emozioni positive, e altre invece negative? Qualsiasi odore, dagli aromi della natura a pregiati profumi di nicchia, ha il suo impatto sulla nostra psiche.
L’olfatto è infatti il più evocativo dei sensi, ed è spesso una via di accesso alla memoria. La psicologia del profumo ritiene che l’odore sia un modo non verbale di ricevere informazioni che vengono elaborate dal cervello e influenzano le emozioni.
I profumi possono influenzare l’umore, il comportamento, i pensieri e persino la sfera sessuale. Questo perché non appena percepiti, raggiungono il sistema limbico, scatenando emozioni forti come il piacere o il disgusto, l’ottimismo o la frustrazione. Si parla, ad esempio, di “effetto Proust” per descrivere il legame tra ricordi, emozioni e profumi. Questo perché lo scrittore Marcel Proust ha descritto con precisione l’alchimia che esiste tra profumo ed emozione.
Gli effetti dei profumi sulla mente
I profumi possono portare gioia, tranquillità e senso di sicurezza perché attivano ricordi positivi. Al contrario, se un profumo è associato a ricordi spiacevoli, può anche scatenare emozioni spiacevoli, come irritazione o tristezza. Tutto dipende da fattori inconsci, ricordi ed esperienze di vita associate all’odore o al profumo.
In tutto ciò, la psicologia del profumo si basa in parte sul potere suggestivo che hanno solo gli odori naturali, radicati in noi da migliaia di anni.
Tuttavia, come hanno dimostrato i ricercatori di psicoaromaterapia, la psicologia del profumo si basa principalmente sulla psicologia dell’olfatto, cioè sull’effetto che gli odori hanno sul sistema nervoso e sulla psiche umana, attivando il sistema endocrino in determinati modi prevedibili.
Ognuno di noi è inconsciamente condizionato fin dall’infanzia dagli odori specifici appartenenti alla propria cultura olfattiva, e il set olfattivo può utilizzare proprio quegli odori per creare uno stato d’animo.
Alcuni odori sono archetipi del linguaggio olfattivo, molto più eloquenti e persuasivi della parola, e fanno appello al nostro inconscio.
Ad esempio, è facile prevedere che i profumi associati alle vacanze abbiano un effetto antistress, mentre quelli associati alla casa e alla famiglia abbiano un effetto calmante. È possibile prevedere l’impatto di un gran numero di profumi appartenenti alla cultura olfattiva in generale.
La memoria olfattiva funziona in modo tale che i ricordi olfattivi dell’infanzia siano i più potenti nell’evocare sensazioni piacevoli e anche i più facilmente riattivabili. Infatti, i ricordi olfattivi non scompaiono mai e la loro forza dipende dall’importanza dell’occasione in cui l’odore è stato avvertito nel processo di apprendimento di una persona. Più vecchio è il ricordo olfattivo, più forte è l’emozione che evoca.
In copertina: Christos Costarellos Spring Summer 2023, Bridal
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