È risaputo che l’alimentazione corretta è alla base di uno stile di vita salutare. Infatti, è fondamentale evitare un eccesso di proteine, di zuccheri a rapido assorbimento e di grassi, specialmente quelli saturi. Pertanto, è bene controllare le porzioni, consumare una quantità sufficiente di frutta e verdura e non esagerare, al contrario, con alcool e caffè. È risaputo, infatti, che gli squilibri alimentari possono essere correlati a diverse patologie, sia dell’età infantile che dell’età adulta, come ad esempio l’obesità, i problemi alle ossa, le malattie dell’apparato cardiovascolare e gli squilibri intestinali, come la disbiosi. È importante, per comprendere i rischi di uno stile di vita poco attento, capire quali sono questi problemi, approfondendo ad esempio cos’è la disbiosi intestinale e come diagnosticarla.
In questo articolo vediamo insieme alcune delle patologie che possono essere legate a una cattiva alimentazione.
L’obesità è una condizione fisica caratterizzata da un accumulo eccessivo di grasso. Nello specifico, una persona obesa ha un indice di massa corporea superiore a 30 (da 25 a 29,99, invece, un soggetto è sovrappeso). L’obesità è una delle principali problematiche relative ad un’alimentazione squilibrata, in continuo aumento sia nei Paesi occidentali che in quelli a medio e basso reddito. Inoltre, l’obesità è un fattore di rischio per altri problemi di salute cronici come il diabete e le malattie cardiovascolari. L’obesità si verifica sia nei giovani che negli adulti, ma può essere particolarmente grave quando ad essere obesi sono bambini e adolescenti, perché questi soggetti possono essere esposti a problemi respiratori, articolari e disturbi psicologici. Inoltre, un bambino obeso spesso rimane tale anche durante l’età adulta. Per prevenire questa condizione, occorre uno stile di vita sano, con attività fisica associata a un’alimentazione equilibrata, mentre se già si ha a che fare con tale problematica potrebbe essere necessario rivolgersi a un professionista, come un nutrizionista oppure un dietologo.
L’osteoporosi significa letteralmente “porosità dell’osso”. Si tratta di una malattia cronica delle ossa, che ne altera la struttura, rendendole meno resistenti e quindi più soggette alle fratture. Questa problematica colpisce circa 5 milioni di persone, specialmente le donne in menopausa (per via della carenza di estrogeni). Ma che relazione c’è tra l’alimentazione e l’osteoporosi? La risposta è semplice: una giusta dieta può aiutare a prevenire questo problema. Pertanto, è necessario assumere carboidrati, grassi e proteine, ma soprattutto alimenti ricchi di nutrienti che permettono l’assorbimento del calcio, quindi contenenti vitamine e Sali minerali. Gli alimenti consigliati sono i latticini, le uova, le verdure verdi, la frutta di stagione, il pesce azzurro, ecc. Al contrario, è bene ridurre il consumo di alimenti che possono contrastare l’assorbimento del calcio, come quelli contenenti la caffeina e i grassi saturi, oppure il sale e gli alcolici.
Con il termine diabete si intende una malattia cronica che prevede un aumento del livello del glucosio del sangue, causato dall’alterazione della quantità o funzionalità dell’insulina (cioè un ormone che permette al glucosio di trasformarsi in fonte energetica). L’accumulo di glucosio nel sangue causa il diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2. L’alimentazione fa parte delle cause di rischio del diabete, e inoltre i soggetti che ne sono affetti devono tenere sotto controllo questa problematica con una dieta apposita. L’apporto calorico giornaliero di un diabetico è uguale a quello di un soggetto con livelli di insulina normali (ovviamente se il diabete non è associato ad obesità), tuttavia lo scopo deve essere quello di mantenere il peso corporeo nei livelli ideali e tenere sotto controllo il livello di glicemia. L’assunzione giornaliera dei carboidrati, però, va tenuta sotto controllo, e mantenuta tra i 130 ed i 300 grammi, prediligendo fonti come i cereali, i legumi e la frutta.
L’alimentazione gioca un ruolo importante anche nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. In genere, la dieta mediterranea è particolarmente consigliata dagli esperti e ciò è dovuto alla qualità degli alimenti presenti in essa, e alle proprietà nutritive degli stessi. Ad esempio, i cibi come il pesce, i vegetali e la frutta secca, contengono acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, che a differenza dei grassi saturi, non sono correlati all’insorgenza delle problematiche cardiovascolari ma, al contrario, aiutano a tenerle sotto controllo. Un altro alimento importante è l’olio di oliva, che contiene delle proteine in grado di inibire la formazione di aggregazioni di piastrine, a loro volta causa di trombosi e quindi di ictus. Ovviamente è fondamentale ridurre l’assunzione di cibi ricchi di zuccheri semplici e colesterolo, ed evitare cotture particolarmente elaborate, come la frittura.
Foto copertina: @maryam-sicard-4Vt8HSS8tTg-unsplash
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