Omegna, un gioiello nascosto sul lato settentrionale del Lago d’Orta, è un’attrazione imperdibile per chi visita il Piemonte. Questa piccola città, nota per la sua comunità vibrante, il mercato a cielo aperto e il suo centro con affascinanti vicoli, offre un mix unico di cultura, storia e tradizioni.
Passeggiando per le vie di Omegna, ci si ritrova immersi in un’atmosfera energica e affascinante. Gli edifici storici come la Collegiata di Sant’Ambrogio del XV secolo e l’antico ponte sul canale della Nigoglia catturano l’occhio e la mente.
La Fattoria dell’Aldone, immersa nella natura, è il luogo ideale per interagire con una varietà di animali che sono “di casa”.
Qui, come in una favola, gli uccelli, le mucche, le capre, i conigli e le pecore sono trattate con amore e hanno tutti un nome.
Uno dei tesori di Omegna è il Parco della Fantasia “Gianni Rodari”, dedicato al famoso scrittore italiano. Questo parco è un sogno per i bambini, con una miriade di attrazioni e attività create appositamente per loro. Dal telefono senza fili al trenino blu, passando per la ludoteca, tutto ti riporta bambino.
Omegna non è solo un luogo di storia e cultura, ma è anche un centro industriale italiano per pentole e piccoli elettrodomestici. Qui sono nate aziende di design come Alessi, Bialetti e Lagostina. Gli appassionati di shopping possono visitare gli outlet e perdersi tra prodotti di alta qualità a prezzi convenienti. Ma ciò che molti non sanno è che Omegna è ha un’autentica cultura del caffè. È proprio qui che è nata la leggendaria Moka Express, l’iconica caffettiera per uso domestico, ideata da Alfonso Bialetti nel 1933.
L’industria di Omegna risale al XIX secolo, con la fondazione di fabbriche come la Ferriera e il Fabbricone Angeli-Frua, che hanno portato prosperità alla città.
L’aspetto gastronomico di Omegna è altrettanto affascinante. Devi assolutamente provare le Imperialine, biscotti rotondi farciti di crema di nocciola, o il Perdigiorno, un dolce di pasta sfoglia con crema al cioccolato. Non solo dolci, la cucina locale offre anche deliziosi piatti a base di carne come il lardo alle erbe di Macugnaga, la carne secca, la Mocetta e la Bresaola dell’Ossola.
Uno degli scorci più affascinanti di Omegna è quello del Nigoglia, l’unico emissario del Lago d’Orta. Mentre la maggior parte dei fiumi subalpini italiani scorrono a sud verso la Pianura Padana, la Nigoglia scorre a nord, verso le Alpi. Questa singolarità è alla base del motto in dialetto locale che è affisso sul municipio di Omegna: “La Nigoglia la va in su; e la legg la fèm nu!”, che significa “La Nigoglia corre verso l’alto, e noi facciamo le nostre leggi!”. Un monito, che sottolinea l’unicità e l’indipendenza di Omegna, ed è stato anche citato nella favola di Gianni Rodari, “C’era due volte il barone Lamberto”.
Omegna ti entra nel cuore e ti regala un’esperienza davvero indimenticabile. Come la sua Nigoglia , che defluisce “verso l’alto”, è un luogo unico e un po’ controcorrente, ricco di poesia, una città non solo da visitare, ma da vivere, respirare e assaporare, con le sue contraddizioni cattura l’essenza più autentica del Piemonte.
Incastonata sulle rive del Lago d’Orta, , uno dei più belli e romantici d’Italia, questa perla offre ai turisti panorami da cartolina e opportunità per numerose attività all’aperto. Puoi trascorrere una giornata a fare una passeggiata lungo le sue rive, a fare una nuotata rinfrescante o a fare un giro in barca fino all’Isola di San Giulio, posta proprio al centro del lago. Con il suo antico monastero e le sue vie silenziose, l’isola emana un’atmosfera di pace e tranquillità, un contrasto affascinante con l’atmosfera vivace di Orta, la cittadina a cui si affaccia. A breve distanza, come una vedetta sul lago, si erge la magnifica Villa Crespi, dimora dello chef Antonino Cannavacciulo.
Oggi Villa Crespi è un hotel e ristorante di lusso che offre un’esperienza unica nel suo genere, ma la villa fu commissionata come dimora privata nel 1879 da Cristoforo Benigno Crespi, un ricco commerciante di cotone, all’architetto Angelo Colla. La struttura è caratterizzata da una torre scenografica simile a un minareto e da un atrio interno ornato da abbaglianti decorazioni in stucco arabesco.
Questo palazzo del XIX secolo in stile revival moresco offre agli ospiti un’atmosfera di privacy, eleganza e raffinatezza. Circondato da giardini privati che si estendono fino al Lago d’Orta, Villa Crespi promette un’esperienza di soggiorno indimenticabile.
Il cuore gastronomico della Villa è il ristorante gestito dallo chef stellato Michelin Antonino Cannavacciulo che proprio sul lago ha trovato l’amore. Qui, gli ospiti possono godere di una raffinata esperienza culinaria che combina la tradizione culinaria piemontese con un tocco innovativo.
Il viaggio continua, il Piemonte è tutto da scoprire!
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