In uno degli angoli più esclusivi di Milano, Largo Augusto 10, l’aria si è carica di magia e di anticipazione. Oggi, nel cult store milanese, è stata svelata la collezione SS24 di L’ARABESQUE, curata dalla visionaria Chichi Meroni.
La sorgente di ispirazione? La poesia scultorea delle statuette cicladiche, quelle silhouette pre-elleniche che, con la loro essenzialità quasi astratta, raccontano storie dimenticate dal tempo. E ancora, le inconfondibili sculture di Constantin Brancusi, l’artista rumeno che con le sue opere ha trasformato la forma artistica in un dialogo tra l’essenziale e il metafisico. Chichi Meroni rende omaggio proprio a queste sculture, evocando il fascino del Museo di Arte Cicladica di Atene e dell’atelier parigino di Brancusi.
La collezione SS24 si distingue per l’essenzialità primitiva delle sue forme: volumi ovali, curve sinuose e fluidità, senza dimenticare un tocco di folklore popolare che rende ogni capo unico. Chi potrebbe non rimanere incantato dalle balze plissé in bianco e nero della gonna in seta, che evocano la Colonna Infinita di Brancusi? O dalla bar jacket in gabardina nera, dipinta a mano con immagini di iconiche opere come L’Oiseau dans l’Espace e Mademoiselle Pogany?
Il folklore è un tema cardine, un ponte tra il passato e il presente. Motivi tradizionali sono stati interpretati e trasformati, dando vita a creazioni come la gipsy bell skirt in satin stampato a rose folk, o la balloon skirt, dipinta a mano con immagini di Maiastra e Le Coq, simboli del folklore rumeno. E per le principesse moderne di L’ARABESQUE? Una scelta tra un midi dress in sangallo traforato nero o un raffinato abito in organza ricamata, ricamato con fiori in jais.
La collezione si completa con dettagli d’eccezione: rose di velluto e fiori pop dorati, applicati con maestria su mini cardigan e giacche con il romantico collo Peter Pan.
Con questa collezione, Chichi Meroni ci invita a un viaggio tra arte, storia e folklore, dimostrando ancora una volta che la moda è un linguaggio universale, capace di raccontare storie e di evocare emozioni profonde. E Milano, come sempre, è la cornice perfetta per questo racconto senza tempo.