Per chi soffre di pressione alta, c’è un sussidio INPS di cui si può godere. E dopo 3 anni arriva la pensione: chi ne ha diritto.
La pressione alta è una patologia che colpisce un numero sempre maggiore di persone. E le motivazioni possono essere diverse. Dall’età alla predisposizione genetica, passando per il fumo, il consumo di alcol, le calorie, la sedentarietà e lo stress emotivo.
Tutte problematiche che possono portare ad una patologia vera e propria, che richiede l’ausilio di alcuni medicinali e di trattamenti volti a non avere problemi su larga scala in futuro. Ma sapevate che, in certi casi, si ha anche diritto a dei bonus? Per chi ha la pressione alta, infatti, c’è un sussidio INPS che si può richiedere. E non solo, perché dopo 3 anni arriva anche la pensione. Ecco come fare per usufruirne, è un enorme vantaggio per tutti.
Pressione alta, sussidio INPS e pensione: ecco chi può accedervi
Ci sono alcuni casi in cui la pressione alta può portare all’invalidità civile. Con diritti extra di cui le persone che soffrono di ipertensione possono godere in tempo zero. Semplicemente facendo domanda e rientrando in determinati requisiti che sono già stati forniti dall’INPS.
Si parla in particolare di problemi seri quando la pressione alta va ad influire nella sfera lavorativa. Portando ad un netto calo della capacità di svolgere un’attività. In base alla gravità dell’handicap, si può godere di permessi, congedi ed agevolazioni fiscali. Se l’ipertensione produce un’inabilità lavorativa minima di un terzo, si può anche ottenere l’assegno ordinario d’invalidità. Che dopo un ciclo di 3 anni, può venire convertito in pensione di vecchiaia.
Senza fare domanda, in quanto il passaggio avviene in forma automatica. Si tratta di un enorme vantaggio per tutti i cittadini, a cui si può accedere da subito per importanti aiuti dal punto di vista economico. Andando sul sito ufficiale dell’INPS e recandosi sulla pagina dedicata, si ha modo di accedere alla lista con tutti i requisiti minimi. Con anche la classificazione del tipo di complicanza in base alla percentuale dell’ipertensione arteriosa che viene stabilita. Con un controllo medico, che porta ad un certificato scritto da poter poi mostrare all’ente nel momento in cui si decide di effettuare domanda. Così da avere dalla propria il sussidio INPS per 3 anni e poi la pensione di vecchiaia vera e propria.