Da oggi Alessandro Michele entra ufficialmente in Valentino: le collezioni top dei suoi otto anni come direttore creativo di Gucci.
Quando nel novembre 2022 Alessandro Michele ha annunciato la sua uscita da Gucci, il mondo della moda è rimasto sotto shock. Lo stilista, succeduto a Frida Giannini, aveva debuttato nel gennaio 2015 con una collezione uomo, aprendo una nuova era per il marchio italiano. Alessandro Michele ha reinventato Gucci ed ha lanciato collezioni che sono passate alla storia e trasformato la moda. Altrettanta sorpresa ha suscitato un’altra separazione eccellente e inaspettata, che si è consumata la scorsa settimana: quella di Pierpaolo Piccioli, che ha lasciato la direzione creativa di Valentino.
Entrambe le maison, sia quella fondata da Guccio Gucci a Firenze nel 1921 che quella romana, fondata da Valentino Garavani nel 1960, sono controllate oggi al 30% dal Gruppo Kering, multinazionale del lusso. E quando si è diffusa la notizia dell’addio di Piccioli a Valentino, gli insiders non hanno avuto dubbi: al suo posto sarebbe subentrato Alessandro Michele. Profezia che puntualmente si è avverata. Alessandro Michele da oggi è il nuovo direttore creativo di Valentino, e debutterà ufficialmente con la sfilata Primavera Estate 2025 che sarò presentata il prossimo settembre alla Paris Fashion Week. Ripercorriamo la carriera di Alessandro Michele e i suoi momenti top in Gucci, dalle sfilate più iconiche alle collaborazioni.
Alessandro Michele, i vent’anni in Gucci
Nato a Roma 51 anni fa, Alessandro Michele ha studiato all’Accademia di Costume e di Moda. Nel 1994 ha lasciato la Capitale per trasferirsi a Bologna, dove ha lavorato per Les Copains. Qualche anno dopo, a fine anni ’90, viene reclutato da Karl Lagerfeld, all’epoca direttore creativo di Fendi. Torna nella sua città e inizia a collaborare con la maison della doppia F. Ma l’esperienza si conclude dopo pochi anni: è il 2002 quando il direttore creativo di Gucci Tom Ford lo chiama a Londra, a lavorare presso l’ufficio design della maison.
Così, a 30 anni, Alessandro Michele inizia la sua ascesa nella storica casa di moda dove rimarrà per oltre due decenni. Nel 2006 viene promosso senior designer, cinque anni più tardi diventa assistente della direttrice creativa Frida Giannini, alla quale subentra nel 2015. Proprio nel gennaio di quell’anno Alessandro Michele fa il suo debutto come direttore creativo di Gucci con la collezione Autunno Inverno. Porta in passerella look androgini e segna l’inizio di un processo che ha trasformato l’industria della moda con l’introduzione di look gender-fluid.
Le sfilate più iconiche di Alessandro Michele per Gucci, dalle teste mozzate alla passerella rotante
Ma è con la sfilata Primavera-Estate 2018 che Michele presenta una delle collezioni più rappresentative del suo stile rivoluzionario. Fa sfilare in passerella modelle e modelli che sorreggono delle teste mozzate iper realistiche, realizzate in silicone. La testa mozzata è stata sfoggiata anche da Jared Leto al Met Gala 2019. L’attore ha calcato il red carpet indossando un abito rosso Gucci abbinato a una testa in silicone con le sue sembianze.
Anche la sfilata Autunno-Inverno 2020 di Gucci è passata alla storia. I capi della collezione sono stati svelati in modo del tutto inaspettato dietro le quinte. Alessandro Michele ha fatto costruire un teatro rotante. Un palcoscenico girevole dal quale gli spettatori avevano una visione a 360 gradi del fashion show, incluso il dietro le quinte dove le modelle venivano vestite, truccate e pettinate.
Nel 2020, in piena pandemia, Alessandro Michele compie poi un’altra rivoluzione: dà il via alle collezioni “senza stagione”, annunciando di voler abbandonare “il rito stanco della stagionalità e degli show per riappropriarmi di una nuova scansione del tempo, più aderente al mio bisogno espressivo”. Gucci esce dunque dai calendari ufficiali della moda e presenta due sole collezioni l’anno.
Le co-lab con Balenciaga e adidas
E nel 2021, anno del centenario di Gucci, il suo genio creativo incontra quello di Demna Gvasalia, direttore creativo di Balenciaga. Insieme danno vita alla collezione co-ed e seasonless Aria e all’Hacker Project. Una serie di articoli in co-branding con i loghi di Balenciaga sovrapposti all’iconico monogramma GG di Gucci, e l’iconica borsa Hourglass di Balenciaga rielaborata da Gucci.
Nel febbraio 2022, due anni dopo essere uscito dai calendari ufficiali delle sfilate, Alessandro Michele torna a sfilare in passerella a Milano Moda Donna con la collezione Gucci Exquisite e svela la col-lab adidas x Gucci, che lancia la maison fiorentina nell’universo dello streetwear di lusso. L’iconico logo tree foil e le tre strisce di Adidas vengono applicati sulle tasche, sui guanti e sui tacchi degli ankle boots. E compaiono anche su una cuffia da nuoto che in uno dei look diventa una corona dalla quale parte un velo da sposa total black. Il logo Gucci viene invece applicato sulle sneakers adidas.
La collezione con Harry Styles e l’ultima sfilata per Gucci
Nel giugno 2022, Gucci svela AH AH AH, una collezione realizzata da Alessandro Michele insieme ad Harry Styles. Il nome nasce dalla crasi delle iniziali di “Harry” e “Alessandro”, ed è anche il suono onomatopeico della risata. I due, entrambi paladini dell’inclusività e sostenitori della moda genderless, sono grandi amici da anni. Indimenticabili i look Gucci indossati da Harry Styles su numerosi red carpet e sulla copertina di Vogue del dicembre 2020, dagli abiti alle gonne con dettagli in pizzo ed accessori di perle.
Sempre nel 2022, a settembre, Alessandro Michele presenta Twinsburg, quella che sarà la sua ultima collezione per Gucci. Per la Primavera-Estate 2023 fa sfilare in passerella 68 coppie di gemelli identici in tutto, dallo styling dei vestiti agli accessori. Mette così in scena il suo concetto di simmetrico e di identico, ma mai uguale. E dedica la sfilata alle sue due madri, due “mamme gemelle che hanno saputo comprendere la vita solo attraverso la presenza dell’altra”.
Le collezioni di Alessandro Michele per Gucci rimarranno nella storia della moda. Ed è forte la curiosità di scoprire quale nuovo percorso il suo genio visionario, la sua creatività e la sua originalità segneranno per Valentino.