Può non essere miopia ma miastenia oculare: quali sono i sintomi di questa patologia degli occhi e come individuarli tempestivamente?
La vista non sempre è ottimale e possono insorgere delle patologie oculari che è bene individuare e trattare fin dagli esordi. Tra i difetti della vista più diffusi c’è sicuramente la miopia, con cui si riesce a convivere molto bene, andando a compensare con lenti adeguate la mancanza visiva. Ci sono però malattie degli occhi che possono comportare ben altri problemi: è il caso della miastenia oculare.
Chiamata anche miastenia gravis, in che cosa consiste? La miastenia oculare colpisce i muscoli degli occhi e causa la cosiddetta ptosi palpebrale e la diplopia ovvero la visione doppia. Si tratta di una patologia autoimmune per cui l’organismo produce auto-anticorpi che vanno a colpire le giunzioni neuromuscolari. La difficoltà sarà nella difficoltà di contrazione dei muscoli oculari con la conseguenza di una grande affaticabilità visiva.
Prima dell’insorgere della miastenia in tutta la sua gravità i sintomi sono inizialmente pochi e procedono in modo graduale. Tra i primi segnali c’è sicuramente l’affaticamento visivo, la sensazione di pesantezza delle palpebre, per poi proseguire con la ptosi con riduzione del campo visivo. Nel caso ad essere interessati sono i muscoli extra oculari insorge lo strabismo e poi segue la diplopia, cioè la visione doppia.
La miastenia oculare può colpire persone di tutte le età: in particolare, secondo le statistiche la patologia riguarda donne tra i 20 e i 30 anni e uomini tra i 50 e i 60 anni. In una primissima fase iniziale della malattia può risultare asintomatica rendendo così impossibile una diagnosi precoce. Dopo che si è manifestata e prosegue in una fase acuta si può arrivare ad avere palpebre visibilmente cadenti. Se i primi segnali di affaticamento si verificano con gli occhi stanchi a fine giornata o dopo aver fatto uno sforzo visivo progressivamente aumentano e sono correlati dagli altri sintomi.
I trattamenti per la miastenia oculare variano in base alla gravità della patologia e all’età del paziente oltre alle sue condizioni di salute generali. La terapia medica si può avvalere di farmaci quali quelli inibitori della colinestarasi per bloccare l’enzima che degrada l’acetilcolina. Ci sono trattamenti immunosoppressivi con lo scopo di abbassare la risposta auto immunitaria.
Vengono somministrati anche farmaci corticosteroidi sempre allo stesso fine. Inoltre a questi si affiancano supporti per la vista come lenti a contatto o i cosiddetti occhiali a stampella che servono per sostenere la palpebra cadente ed evitare i fenomeni di diplopia. Esiste anche l’approccio chirurgico, anche se è molto dibattuto, e consiste nella rimozione chirurgica del timo, la ghiandola centrale del sistema immunitario che nel caso della miastenia può risultare poco funzionante.
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