Il governo punta a limare il fenomeno italiano del “digital divide” e ha introdotto il bonus cellulare per chi è in difficoltà. L’iPhone ci rientra.
Digital divide. Una parola di stampo anglosassone che calza a pennello, purtroppo, per la nostra cara Italia. Unita poco, divisa molto almeno in tema di digitalizzazione. C’è ne siamo accorti in tempo di rivoluzione di digitale terrestre di quanto siamo indietro rispetto ad altri paesi in questo specifico settore.
Quando siamo stati costretti a passare per l’ormai famigerato DVB-T2 un digitale terrestre presente praticamente in ogni casa degli italiani, non siamo riusciti nemmeno a rispettare la tabella di marcia, a causa di un’Italia divisa tra chi ha una connessione più che accettabile tendente all’ottimo, e chi non riceve ancora nessun segnale, come se fosse isolata.
Colpa delle nostre reti isolate, obietta qualcuno, ma ormai non è più tempo di capire le cause del problema, servono soluzioni immediate. E non solo nel campo del digitale terrestre. Se n’è accorto il governo stesso, che ha deciso di favorire chi è in difficoltà con il bonus sui cellulari, che siamo smartphone Android o iPhone, fa lo stesso.
Tecnicamente denominato kit digitalizzazione, il bonus cellulare è riservato alle famiglie meno abbienti, che gioco-forza per studiare o lavorare in smart-working a casa, ha bisogno di internet. Ebbene, la manovra governativa offre la possibilità di avere un cellulare a famiglia (non a persona della stessa famiglia) in comodato d’uso, con un abbonamento internet per un anno. Hanno diritto a questo bonus le famiglie sotto i 20mila euro, che non hanno nessun vincolo contrattuale con nessun gestore telefonico, compresa la linea fissa. Non solo.
Grazie alla normativa vigente, anche chi soffre di super problemi fisici (come le menomazioni a livello motorio, visivo, uditivo o del linguaggio) può usufruire dell’agevolazione del bonus cellulare. Non in comodato d’uso, in questo caso, ma identificabile in un grosso sconto per l’acquisto di un qualunque smartphone, a patto che ovviamente soddisfi determinati requisiti.
In primis si deve dimostrare “l’effettiva necessità per poter assolvere ad attività altrimenti inibite”. In questo caso l’agevolazione verrà tradotta con l’abbattimento quasi totale dell’Iva, che passa dal dal 22% al 4%, in alternativa c’è la possibilità di detrarre dalle tasse il 19% della somma spesa.
L’importanza di questo bonus risiede nel fatto che non è solo prerogativa di chi rientra nella speciale Legge 104, ma un’agevolazione che ricade su qualsiasi mezzo d’ausilio o sussidio tecnico informatico. Anziché il cellulare in pratica si potrebbe acquistare un dispositivo generico (computer o modem) usufruendo della stessa forma di scontistica.
Con una nota a margine: per accedere a queste tipologie di agevolazioni, bisogna dimostrare l’effettiva necessità dello smartphone, per poter assolvere ad attività altrimenti inibite, presentando una certificazione medica legata all’accertamento della disabilità
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