Bonus Ristorante, un’agevolazione che ti permette di sentirti un vero vip: ecco di cosa si tratta e come si ottiene.
Tantissime persone adorano cenare o pranzare al ristorante di tanto in tanto. E la scelta dei ristoranti è davvero ampia, anche nei centri abitati più piccoli. C’è chi tiene parecchio alla parte estetica del luogo dove si va a mangiare, mentre altri badano più al sodo.
In generale è opportuno ricercare un equilibrio tra la struttura e il cibo che viene messo a disposizione. Oltre ovviamente all’aspetto economico. È importante, infatti, che un determinato ristorante si renda protagonista in positivo di un buon rapporto qualità/prezzo. Soltanto in questo modo è possibile allargare in maniera rilevante la propria fetta di clienti.
Ora ci stiamo avvicinando a grandi falcate alla nuova stagione estiva, di conseguenza il tema inerente ai ristoranti inevitabilmente sta tornando in auge. D’altronde, chi ha voglia di cucinare in vacanza? Staccare la spina per un certo periodo di tempo vuol dire anche questo. Allontanarsi momentaneamente dai fornelli, senza badare più di tanto a spese.
Al di là del cibo, però, forse bisognerebbe curare maggiormente l’aspetto legato alla comunicazione fra la gente. A tal proposito, non si può non sottolineare come la tecnologia abbia inciso negativamente sul dettaglio in argomento. Oggi, per dire, è praticamente impossibile trovare delle persone sedute ad un tavolo che non utilizzano i rispettivi cellulari. Uno scenario che, per forza di cose, abbassa l’asticella del contatto umano e a volte produce pure degli effetti molto dannosi.
Ragion per cui il ristorante Separé 1968, situato a Marina di Cecina in Toscana, ha lanciato l’iniziativa Torniamo a parlare. In cosa consiste? L’obiettivo del locale è mettere in atto una disintossicazione da internet durante la cena. Alla base inoltre, come riferisce il portale ‘Intoscana.it’, c’è la volontà di permettere ai clienti di concentrarsi sull’esperienza culinaria.
Ma non è l’unico ristorante tech-free in Italia. Dall’America al Nord Europa, anche nel nostro paese stanno prendendo piede queste iniziativa che provano a distaccare momentaneamente le persone dalla tecnologia. A Verona il titolare del ristorante il Condominio di Via Marconi, ubicato in pieno centro, offre addirittura una bottiglia di benvenuto a chi acconsente di lasciare il telefono in un armadietto, per poi riprenderlo soltanto a fine serata.
Il titolare di Separé 1968, Niccolò d’Andrea, ha ‘rubato’ l’idea ad una boutique svedese in cui veniva chiesto ai clienti di spegnere il cellulare per apprezzare davvero il colore dei capi in vendita. E lo stesso concetto, neanche a dirlo, si può applicare tranquillamente anche al cibo. Aggiungiamo che alle coppie che rinunceranno ad utilizzare lo smartphone a cena verrà fornito un voucher. Insomma, tanto di guadagnato.
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