Valorizzare l’attività fisica all’aperto per mantenersi in forma, socializzare e risparmiare: ecco un esempio virtuoso tutto italiano.
Non occorre sborsare nemmeno un centesimo: non sono richieste quote di iscrizione né abbonamenti, ad eccezione – per chi lo desidera – di un contributo di 40 centesimi di Euro per usare le docce e l’asciugacapelli e di un contributo di 1,50 Euro per riservarsi uno spogliatoio. Il resto, ovvero le aree fitness, i campi da calcio, da calcetto, da basket, da pallavolo, il muro di arrampicata e lo skate park (ma non è finita qui), sono accessibili in forma completamente gratuita.
Le aree sono state state attrezzate al fine di valorizzare l’attività fisica e sportiva da esercitare all’aria aperta, in compagnia di altri appassionati di ogni età, e ce sono davvero per tutti i gusti: anche gli amanti di pattinaggio, di ping pong, del tennis e delle bocce hanno a disposizione strutture adeguate e possono fruirne liberamente, all’interno di parchi e di aree verdi disseminate nei quartieri cittadini.
In tutto, ad oggi, se ne contano ben 57: un caso davvero esemplare, di supporto alla pratica sportiva “destrutturata” (ovvero libera e non agonistica) per promuovere stili di vita proattivi ed attenti al benessere psico-fisico nonché spazi di aggregazione e di socialità. Ed è un modello che a tutti gli effetti pare destinato a fare scuola: scopriamo dove si trova.
È stato approvato durante uno dei Consigli Comunali a dare il via all’ambizioso progetto; la proposta: sviluppare aree verdi sportive attrezzate e libere. Ed ecco che il Comune di Modena si è messo all’opera per giungere al traguardo delle 57 aree attualmente accessibili liberamente ed individuabili attraverso una mappa interattiva pubblicata sul sito web del Comune.
Il risultato è stato possibile grazie alle numerose sollecitazioni avanzate in particolare da giovani modenesi, accolte dall’amministrazione comunale, che in una sorta di virtuoso effetto domino hanno poi condotto al coinvolgimento di scuole, federazioni ed associazioni sportive nonché enti di promozione di attività fisica che hanno collaborato insieme per raggiungere l’importante obiettivo.
Il prossimo traguardo del Comune è quello di far conoscere le aree a tutta la cittadinanza locale e limitrofa, in modo da rendere le cittadine ed i cittadini opportunamente informati e consentire quindi loro di scegliere se, quando e come utilizzare le aree di prossimità o le preferite: in base ad un’indagine effettuata su 1.300 ragazze e ragazzi, infatti, solo la metà al momento ne è a conoscenza. Ma il Comune non ha dubbi che il passaparola sortirà presto i suoi effetti.
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