Via degli Dei

130 km di rara bellezza: alla scoperta della via degli Dei, il cammino da fare almeno una volta nella vita

Per gli amanti del trekking e della natura, questa Via è un’occasione unica per esplorare le ricchezze paesaggistiche e culturali del Paese.

Tra le imponenti vette dell’Appennino, un percorso millenario porta con sé un carico di storia, cultura e mistero. La “Via degli Dei”, con il suo nome evocativo, non solo attrae gli amanti del trekking e della mountain bike, ma offre anche un viaggio nel passato, rivisitando le antiche rotte degli Etruschi e dei Romani.

Affrontare la “Via degli Dei” richiede preparazione fisica e attrezzatura adeguata, con uno zaino ben equipaggiato, scarponi resistenti e una scorta d’acqua sufficiente. È consigliabile organizzarsi in piccoli gruppi o affidarsi a associazioni specializzate in trekking per affrontare al meglio le sfide del percorso.

Questa Via rappresenta un’occasione unica per esplorare le ricchezze paesaggistiche e culturali dell’Italia centrale. Lungo il percorso, i camminatori possono godere di panorami mozzafiato, incontrare la genuinità dei borghi locali e respirare l’aria fresca dei boschi secolari.

La magia della Via degli Dei risiede anche nella sua capacità di unire le persone, facendo vivere loro emozioni intense e creando legami indissolubili con la natura e con chi condivide questa esperienza. Ogni passo lungo questo cammino è un viaggio interiore, un’opportunità per scoprire nuove prospettive e lasciarsi incantare dalla bellezza senza tempo dell’Italia.

La “Via degli Dei”: il percorso mozzafiato

Il percorso si snoda tra Bologna e Firenze. I primi a solcare queste terre furono gli etruschi, tra il VII e il IV secolo a.C., alla ricerca di vie per espandere i loro traffici e dominare la Pianura Padana. Sul crinale fra Setta e Savena, trovarono il valico che avrebbe segnato l’inizio di una lunga storia di commerci e scambi. I Romani trasformarono queste tracce in una strada vera e propria: la Flaminia Militare, che collegava la colonia di Bononia (l’odierna Bologna) con il resto dell’impero.

Nel corso del Medioevo, nonostante l’usura del tempo, la “Via degli Dei” continuò a essere percorsa, fino a cadere in un relativo oblio nel XX secolo. Fu solo negli anni ’80 che un gruppo di escursionisti bolognesi riportò alla luce questo antico itinerario, trasformandolo in una meta turistica ambita.

Via degli Dei
La Via degli Dei tra Bologna e Firenze foto: viadeglidei.it – (sfilate.it)

Considerata il fiore all’occhiello dei cammini italiani, si staglia come un’esperienza imperdibile per gli appassionati di avventura e natura. Con i suoi circa 130 chilometri di estensione, l’itinerario offre un viaggio attraverso le pittoresche colline tosco-emiliane, i maestosi boschi secolari e i suggestivi borghi che adornano il paesaggio.

Oggi, la traversata da Bologna a Firenze può essere compiuta a piedi in quattro/sei giorni o in bicicletta in due/tre giorni. Il nome suggestivo della via “degli Dei”, deriva dai toponimi delle località attraversate, che richiamano divinità dell’antichità come Monte Adone, Monte Venere e Monte Luario.

Ma la bellezza di questo percorso non risiede solo nella sua storia millenaria. Collegando due delle città più affascinanti d’Italia, Bologna e Firenze, offre un viaggio attraverso paesaggi mozzafiato e una varietà di ambienti naturali, dai borghi storici ai boschi dell’Appennino.

Non si tratta solo di una prova di resistenza fisica, ma di un’esperienza che trasforma chiunque la percorra. Ogni passo, dunque, è un viaggio nel tempo, un’occasione per scoprire le meraviglie nascoste dell’Appennino e per lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza senza tempo.

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