La detrazione per i figli a carico non va sempre a buon fine: purtroppo una larga platea di persone sarà obbligata a restituire i soldi. Ecco perché.
La detrazione per i figli a carico è una misura fiscale del 2024 pensata per le famiglie che percepiscono l’assegno unico. Si tratta di una detrazione fiscale nella misura del 50% per genitore; nel caso di un accordo è possibile anche ottenere una detrazione al 100% per il genitore con il reddito più alto.
Questo tipo di detrazione è più comune tra i conviventi o le coppie sposate, ma che succede quando si tratta di genitori divorziati? Anche loro possono richiedere la detrazione al 100%? Purtroppo ci sono brutte notizie proprio per i genitori divorziati, che dovranno rendere adesso conto direttamente all’Agenzia delle Entrate.
La regola della detrazione vuole che per i figli a carico spetti una detrazione del 50% per ogni genitore. Entrambi i genitori possono poi mettersi d’accordo perché la detrazione venga applicata soltanto ad uno dei genitori nella sua forma al 100%. Come abbiamo detto ciò è molto comune nelle coppie sposate o conviventi, specialmente quando è solo uno dei coniugi a lavorare e ad avere a carico anche l’altro coniuge.
In questo caso, quando viene richiesta la detrazione, è possibile applicarla al 100% al genitore con il reddito più alto (o in questo caso con l’unico reddito familiare). In nessun caso la detrazione al 100% viene garantita al genitore con il reddito più basso.
Può succedere che nel caso di genitori divorziati uno degli ex coniugi richieda la detrazione fiscale al 100%, senza però chiedere il consenso all’altro genitore. In questi casi si tratta, di fatto, di un’appropriazione indebita vera e propria. Per questo motivo chi commette un gesto del genere può andare incontro ad un brutto destino.
L’Agenzia delle Entrate può, in questi casi, richiedere indietro l’intera cifra della detrazione indebitamente fruita. La situazione però è più complessa di quanto potrebbe sembrare.
Se uno dei coniugi chiede la detrazione al 100% senza consultare l’altro, succede che la controparte continuerà con la propria richiesta di detrazione al 50%; il Fisco si troverà così ad elargire una detrazione del 150% per un singolo minore a carico.
Il problema è che spesso accade che a dover dare indietro le somme sia proprio il genitore che ha richiesto la percentuale giusta. In questi casi basta segnalare l’errore presso la piattaforma Civis allegando, se in possesso, eventuale sentenza del giudice che stabilisce la spettanza della detrazione al 50% ognuno.
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