Ancora un altro richiamo spaventa gli italiani, e questa volta si tratta della farina: è stata richiamata dal mercato per eccesso di cianuro.
La farina è uno degli alimenti più venduto e acquistato fagli italiani e il richiamo di questo prodotto ha spaventato molto, soprattutto per la motivazione: ecco cosa è accaduto e perché è stata richiamata.
Richiamata dal mercato per eccesso di cianuro, la farina è uno dei prodotti più utilizzati in assoluto e quindi in tantissimi sono ora preoccupati. Ma cosa è accaduto esattamente? E quale tipologia e marca è stata ritirata? Vediamo bene tutto quello che c’è da sapere e come procedere nel caso l’avesse già in casa.
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di farina molto conosciuto. Secondo l’avviso si tratta di un ritiro per presenza in eccesso di acido cianidrico (cianuro) superiori ai limiti di legge (35 mg/kg contro 10 mg/kg consentiti). La notizia ha spaventato tantissimo i consumatori che acquistano spesso questo prodotto come base per diversi tipi di alimenti.
Le radici di cassava che compongono la farina contengono glicosidi cianogenici, liberano quindi acidi cianidrico in presenza di determinati enzimi. Ma in questo caso ne risultava davvero troppo.
Stiamo parlando di uno dei prodotti che si trovano in commercio, sugli scaffali dei supermercati, ovvero la farina di cassava Kokonte a marchio African Beauty. Come sempre, quando si tratta di ritiri, non si riferisce a un allarme generico ma sempre a un solo lotto. In questo caso a esser stato ritirato dal mercato è il prodotto venduto in confezioni da 900 grammi, con il numero di lotto 210423 e il termine minimo di conservazione (TMC) 01/04/2025.
Questa azienda che produce la farina di cassava ha importato dal Ghana il prodotto. L’azienda Koas Food BV si trova in Christiaan Huygensstraat 11, a Bleiswijk, in Olanda Meridionale, Paesi Bassi. L’allerta è partita però dall’Irlanda e dopo due mesi le autorità italiane hanno verificato la presenza del prodotto sul territorio e disposto il richiamo.
Si raccomanda quindi di non consumare la farina di cassava con il numero di lotto e il termine minimo di scadenza indicato. I consumatori possono restituire il prodotto al punto vendita e chiedere il rimborso o la sostituzione. Se quindi avete già in casa il prodotto non vi resta che renderlo.
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